22 Dicembre, 2024
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A Canale Monterano la commemorazione del 4 novembre

Il discorso del sindaco Alessandro Bettarelli
Buongiorno a tutti e un caloroso saluto alle autorità civili e militari, al parroco Don Giacomo, alla Protezione Civile, alla Polizia Locale e ai rappresentanti delle associazioni e ai cittadini presenti. Un grazie inoltre alla nostra banda musicale, che oggi impreziosisce questa commemorazione, al Presidente Eugenio D’Aiuto e al maestro Davide Guidi.
Come ogni anno ci ritroviamo insieme per commemorare e celebrare il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e per ricordare coloro che si sono battuti e sacrificati, affinché il nostro Paese potesse costituirsi in repubblica democratica.
Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio firmato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico. Terminava il primo conflitto mondiale che costò al nostro paese 600.000 morti e 1.500.000 di feriti. Nel ricordo dei caduti, il 4 novembre 1921, la salma del milite ignoto, trasportata in treno da Aquileia a Roma, fu tumulata all’altare della Patria. Il 4 novembre è allora il giorno della commemorazione dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre, ma anche del ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni internazionali di pace all’estero, e giorno che celebra l’Unità Nazionale.
Siamo qui per rendere un doveroso omaggio ai nostri concittadini caduti o dispersi nella prima e seconda guerra mondiale e in tutte le guerre. I loro sacrificio ha contribuito alla nascita dell’Italia Repubblicana: UNITA, LIBERA E DEMOCRATICA.
Leggendo i nomi e i cognomi incisi nel marmo delle lapidi di Canale e Montevirginio possiamo renderci conto di quanto siano costate le guerre in termini di lutti a quello che allora era un piccolo paese come il nostro.
Oggi, 4 Novembre 2023, non c’è una guerra da combattere per noi, fortunatamente, ma non deve mancare una riflessione sulla situazione attuale. Il nostro Paese ogni anno vede nuove famiglie entrare in quella che viene chiamata la soglia della povertà, il Mondo vive una condizione di insicurezza internazionale dovuta principalmente a guerre e terrorismi. Sono 25 i conflitti nel mondo non solo quelli, dolorosissimi, in Ucraina e Palestina. In questo caos di voci, di pro e contro, favorevoli e contrari, troppo spesso dimentichiamo quella che, nei momenti bui è il faro di ogni italiano, la Costituzione Italiana, che all’art.11 recita: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Lo ripetiamo: l’Italia ripudia la guerra!
Purtroppo la conquista della libertà e della pace non è eterna, ma conquista che si consolida ogni giorno, nelle nostre famiglie, sui posti di lavoro, nei luoghi della politica, ovunque si costruisce amore per la vita, per la democrazia, rispetto per tutti, aiuto per i più bisognosi.
E allora impariamo dal passato, non disperdiamo la lezione della storia e la saggezza dei nostri padri.
Impegniamoci ogni giorno, anche nel nostro piccolo quotidiano perché alla forza, alla violenza, si contrapponga sempre il dialogo.
La responsabilità di costruire un mondo di pace si dimostra giorno per giorno, azione per azione, con la ricerca del giusto e l’attenzione all’idea altrui.
Serviamo la nostra Nazione, la nostra Costituzione, amando il nostro Paese e la nostra Comunità.

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