L’escalation in corso sulla striscia di Gaza sta lasciando un’impronta indelebile sulle vite di milioni di persone coinvolte. Ma c’è un aspetto che spesso viene ignorato: il trauma psicologico che si sta accumulando e che avrà conseguenze devastanti sulle generazioni future.
Le ferite fisiche possono guarire, ma le cicatrici psicologiche sono profonde e durature. I bambini che crescono in un ambiente di conflitto costante sono esposti a un livello di stress e violenza che nessun essere umano dovrebbe mai sperimentare. Questo trauma si radica nel loro inconscio, influenzando il loro sviluppo emotivo e mentale.
È triste constatare che i principali attori internazionali sembrano ignorare questa realtà o comunque stiano tardando ogni tipo di intervento incisivo in tal senso. Mentre le bombe continuano a cadere e le vite vengono distrutte, il dolore psichico rimane in secondo piano. Ma dobbiamo affrontare questa triste verità: se non interveniamo ora, il trauma psicologico si trasmetterà alle generazioni future, perpetuando un ciclo di violenza e sofferenza.
È necessario agire per alleviare il dolore psichico del conflitto. Prima di tutto, dobbiamo investire risorse nella creazione di programmi di supporto psicologico per le vittime, specialmente per i bambini. Questi programmi devono essere accessibili a tutti, senza distinzioni di nazionalità o religione.
Inoltre, è fondamentale promuovere la consapevolezza e l’educazione sul trauma psicologico. Dobbiamo rompere il silenzio e parlare apertamente di questa realtà, affinché il mondo possa comprendere l’urgenza di agire.
Infine, dobbiamo lavorare per costruire un futuro basato sulla pace e sulla riconciliazione. Solo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca possiamo spezzare il ciclo di violenza e garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.
Non possiamo permetterci di ignorare il significato profondo del trauma psicologico che si sta accumulando a causa della guerra che sta coinvolgendo i popoli israeliano e palestinese. Dobbiamo agire ora, prima che sia troppo tardi. Solo così potremo sperare di alleviare il dolore psichico e costruire un futuro di pace e armonia.”
Gianluca Mineo
Redattore L’agone