A Bracciano sotto un timido sole autunnale, nella piazza stessa che nel nome evoca una giornata storica importante per la Nazione, sabato 4 novembre alle 11.30 è stata solennemente celebrata la ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Presso il Monumento ai Caduti presente nella principale piazza cittadina, dopo la solenne benedizione impartita dal parroco di Bracciano Francisco De Macedo, il sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi ed il Comandante della caserma d’Artiglieria Terrestre dell’Esercito Italiano di Bracciano, Francesco Principe, hanno deposto una corona d’alloro. Nelle parole del suo discorso il primo cittadino ha rievocato il valore storico della giornata facendo riferimento ai valori costituzionali che soprattutto in questo periodo di forti tensioni internazionali richiamano alla pace e alla difesa dei confini territoriali. Presenti tutte le autorità civili locali e militari in servizio e in congedo; presenti i vertici locali di Carabinieri, Aeronautica, Finanza, Marina e Artiglieria, oltre che le rappresentanze delle rispettive associazioni in congedo. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate ricorda la fine della Grande Guerra, il primo grande conflitto mondiale che tra il 1915-1918 vide partire da tutte le città e i paesi del territorio italiano migliaia di giovani, molti dei quali non avrebbero fatto più ritorno o lo avrebbero fatto con la morte nel cuore, tra loro anche la salma di quel giovane, che presso l’Altare della Patria, ricorda ancora oggi, e, forse soprattutto oggi, il sacrificio di quelle vite per la pace. Un momento quello dell’omaggio ai caduti in occasione del 4 Novembre, del 25 aprile e del 2 giugno, che dovrebbero essere, non una cerimonia per pochi intimi nostalgici, ma un momento di riflessione collettiva e cittadina, in cui tutti dovrebbero fermarsi a riflettere sull’importanza dei valori democratici e di libertà faticosamente conquistati e che ci contraddistinguono.
Cinzia Orlandi
Redattrice L’agone
Cinzia Orlandi
Redattrice L’agone