Dopo settimane di trattative e un importante e costruttivo confronto, la Asl Roma 4 e le Organizzazioni Sindacali di Categoria, SUMAI Assoprof, CISL Medici e UIL FPL Area Medica e Veterinaria, hanno siglato un accordo che ha una pluralità di obiettivi, tutti di grande rilevanza: rivedere la programmazione sanitaria alla luce dello stato di salute della popolazione residente, migliorare l’integrazione tra professionisti dipendenti, MMG e specialisti ambulatoriali, favorire l’integrazione ospedale -territorio, migliorare l’accesso alle cure primarie anche attraverso criteri equitativi, e conseguentemente ridurre i tempi di attesa.
Nello specifico, l’accordo introduce nuovi meccanismi per il governo delle liste d’attesa, consente una maggiore partecipazione degli specialisti agli obiettivi di performance aziendali, valorizza il ruolo dei responsabili di branca e interdisciplinari e consente di attivare e valorizzare progettualità strategiche.
Tutto ciò in vista del potenziamento delle strutture territoriali derivante anche dagli investimenti PNRR.
“La Missione 6 del PNRR – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – attraverso l’attivazione di servizi di medicina di prossimità e di percorsi di deospedalizzazione, ha imposto un cambio di rotta nell’asset assistenziale mirando ad una sanità maggiormente aderente ai bisogni di cura della popolazione e prossima ai luoghi di residenza dei cittadini. Anche alla luce della attivazione e presentazione, avvenuta lo scorso 13 ottobre, delle quattro reti specialistiche di assistenza, Oncologica, Cardiologica, Diabetologica e Pneumologica, era importante poter contare su un accordo che consentisse di coinvolgere appieno nel processo di cambiamento anche i Medici di Specialistica Ambulatoriale, attori protagonisti di questa stagione di cambiamento. ll ruolo giocato da questa categoria è infatti strategico dal momento che la loro presenza rende pratico ed operativo il rapporto ospedale – territorio e contribuisce a rispondere ai bisogni di salute della popolazione, mantenendo il paziente nel proprio luogo di vita. Con questo accordo andiamo quindi a sancire una maggiore integrazione della specialistica ambulatoriale con il sistema assistenziale aziendale. Ringrazio i rappresentanti sindacali per aver dimostrato sensibilità, apertura al confronto e senso di responsabilità”.
Soddisfatti si sono detti anche i segretari delle tre sigle sindacali e che hanno così commentato la stipula dell’accordo.
“Come referente del Sumai Assoprof – ha detto la segretaria Gabriella Lavalle – sono particolarmente soddisfatta dell’accordo raggiunto poiché mette l’accento su due concetti a noi cari: il primo l’equipe tra professionisti (Specialisti ambulatoriali e Mmg), il secondo l’integrazione ospedale-territorio. Solo operando in questa direzione infatti si può raggiungere un buon livello di cura valorizzando la professionalità a beneficio dei cittadini”.
“Esprimo soddisfazione – ha detto il segretario Uil FPL Area Medica e Veterinaria, Fabio Isidori – per il nuovo accordo con La ASL Roma 4, avendo contribuito a dare un impulso ad un nuovo rapporto con la Azienda, improntato ad un rafforzamento del confronto dialettico tra le parti e a definire un importante riconoscimento del ruolo degli Specialisti Ambulatoriali nella gestione delle attività sanitarie territoriali con gli altri stakeholders, nel rispetto delle proprie peculiarità contrattuali”.
“Accogliamo con grande soddisfazione l’accordo aziendale – ha infine commentato il segretario CISL Medici, Giuseppe Pergola – che tra l’altro attribuisce un ruolo significativo agli specialisti ambulatoriali, che partecipano anche alla pianificazione degli obiettivi aziendali. La piena collaborazione tra la dirigenza aziendale, le sigle sindacali, i medici dipendenti, gli specialisti ambulatoriali e i MMG è un importante obiettivo raggiunto per un sistema di servizi integrato sul territorio per la tutela del diritto alla salute della popolazione residente”.
Il binomio reti assistenziali e accordo per la specialistica ambulatoriale per l’utente si tramuterà in un accesso più facile ai percorsi di cura per patologie croniche, presa in carico totale, garanzia di essere seguiti nel proprio territorio senza doversi spostare.