22 Dicembre, 2024
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Ecco le città e le regioni più care d’Italia

L’Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell’inflazione di ottobre, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.

“Al di là del calo dell’inflazione annua rispetto a quella tendenziale registrata a settembre 2023, dovuta ad un effetto ottico matematico, ossia al fatto che nell’ottobre del 2022 in Italia e nella gran parte delle nostre città si era raggiunto il record dell’inflazione annua, +11,8% quella italiana, un primato che non si aveva dal marzo del 1984, e, quindi, il confronto ora rispetto a quel mese risulta falsato, resta comunque una stangata per gli italiani. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che l’inflazione, anche se ora è più bassa, si aggiunge ai rincari registrati in questi ultimi due anni e a prezzi assoluti che sono già da record, a livello astronomico. Insomma, anche un minimo rialzo ora fa molto più male rispetto a prima” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

In testa alla graduatoria, Milano dove l’inflazione tendenziale pari a +2,5%, pur essendo “solo” la sesta più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 679 euro per una famiglia media, 970 per una di 4 persone.

Medaglia d’argento per Alessandria che ha la seconda inflazione più alta d’Italia+2,9% su ottobre 2022 e un incremento di spesa pari a 644 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano che con +2,4%, settima città per inflazione, ha una spesa supplementare pari a 638 euro annui per una famiglia tipo.

Appena fuori dal podio Pisa (+2,8%, al 3° posto per inflazione, pari a 631 euro), poi Venezia (+2,6%, 625 euro), al sesto posto Siena (+2,7%, +609 euro), poi Varese (+2,3%, 606 euro), Benevento, che con +3,1% registra l’inflazione più alta d’Italia (pari a 603 euro) e Perugia (+2,5%, 574 euro).

Chiude la top ten Aosta (+2,3%, +569 euro).

Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa non è più Potenza, che perde il suo storico primato, ma Trapani, con l’inflazione più bassa d’Italia, +0,2% e dove in media si spendono solo 38 euro in più all’anno. Al 2° posto Pescara, (+0,3%, +61 euro). Medaglia di bronzo Reggio Emilia (+0,3%, +72 euro).

Molto bene anche Campobasso (+0,4%, +73 euro), Catania al quinto posto (+0,5%, +99 euro), seguono Parma (+0,5%, +121 euro), Caltanissetta, settima Caserta, poi Ravenna. Chiude la top ten delle migliori, Ancona (+0,9%, +179 euro).

In testa alla classifica delle regioni più “costose” (Tabella n. 2), con un’inflazione annua a +2,3%, la Valle d’Aosta che registra a famiglia un aggravio medio pari a 569 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove la crescita dei prezzi del 2,4% implica un’impennata del costo della vita pari a 542 euro, terza la Lombardia, +2% e 520 euro.

La regione più risparmiosa non è più la Basilicata, ma il Molise (+0,6%, +110 euro). Medaglia di Bronzo per l’Abruzzo, terza la Sicilia.

Tabella n. 1: Classifica completa delle città più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N Città Rincaro annuo

per famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di ottobre

1 Milano 679 2,5
2 Alessandria 644 2,9
3 Bolzano 638 2,4
4 Pisa 631 2,8
5 Venezia 625 2,6
6 Siena 609 2,7
7 Varese 606 2,3
8 Benevento 603 3,1
9 Perugia 574 2,5
10 Aosta 569 2,3
11 Trieste 557 2,4
12 Grosseto 541 2,4
13 Napoli 526 2,6
14 Cuneo 511 2,3
15 Lecco 508 2,0
16 Firenze 490 2,1
17 Vicenza 489 2,1
17 Padova 489 2,1
19 Pordenone 487 2,1
20 Torino 483 2,1
21 Lodi 482 1,9
22 Como 475 1,8
23 Pistoia 473 2,1
23 Livorno 473 2,1
25 Ascoli Piceno 472 2,5
26 Novara 467 2,1
27 Brindisi 464 2,8
28 Massa-Carrara 451 2,0
29 Olbia – Tempio 450 2,5
30 Bergamo 448 1,7
31 Avellino 447 2,3
32 Treviso 442 1,9
33 Viterbo 430 1,9
33 Cosenza 430 2,3
35 Rovigo 419 1,8
36 Terni 414 1,8
37 Mantova 406 1,6
37 Arezzo 406 1,8
39 Roma 398 1,7
40 Udine 395 1,7
41 Lucca 383 1,7
42 Belluno 379 1,7
  ITALIA 370 1,7
43 Macerata 359 1,9
44 Gorizia 356 1,6
45 Genova 349 1,6
45 Bologna 349 1,4
47 Brescia 343 1,3
47 Pavia 343 1,3
49 Sassari 342 1,9
50 Trento 340 1,3
51 Vercelli 318 1,5
52 Modena 314 1,3
52 Rimini 314 1,3
54 Biella 297 1,4
55 Palermo 278 1,4
56 Ferrara 266 1,1
57 Teramo 264 1,3
58 Cagliari 263 1,4
59 Catanzaro 261 1,4
60 Potenza 257 1,3
61 Cremona 237 0,9
62 Verona 233 1,0
63 Messina 229 1,2
63 Siracusa 229 1,2
65 Reggio Calabria 224 1,2
66 Piacenza 217 0,9
67 Forlì-Cesena 193 0,8
68 Bari 191 1,1
69 Imperia 180 0,9
70 Ancona 179 0,9
71 Ravenna 169 0,7
72 Caserta 156 0,8
73 Caltanissetta 153 0,8
74 Parma 121 0,5
75 Catania 99 0,5
76 Campobasso 73 0,4
77 Reggio Emilia 72 0,3
78 Pescara 61 0,3
79 Trapani 38 0,2

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella n. 2: Classifica delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N Regioni Rincaro annuo per la famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di ottobre

1 Valle d’Aosta 569 2,3
1 Umbria 542 2,4
3 Lombardia 520 2,0
4 Trentino Alto Adige 494 1,9
5 Toscana 465 2,1
6 Piemonte 458 2,1
6 Veneto 458 2,0
8 Campania 439 2,3
9 Friuli-Venezia Giulia 434 1,9
10 Lazio 401 1,8
  ITALIA 370 1,7
11 Calabria 329 1,8
12 Marche 312 1,6
13 Liguria 289 1,4
14 Puglia 259 1,6
15 Emilia-Romagna 238 1,0
16 Basilicata 232 1,2
17 Sardegna 211 1,2
18 Sicilia 168 0,9
19 Abruzzo 140 0,7
20 Molise 110 0,6

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

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