23 Novembre, 2024
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Per “L’ultimo respiro di Mara” l’autrice Marika Campeti dialoga con Ludovica Di Pietrantonio

Una presentazione emozionante quella tenuta ieri, 15 novembre 2023, nei locali del Four Friends di Bracciano dove Marika Campeti ha presentato il suo libro “L’ultimo Respiro Di Mara”, Bertoni Editore. Ad introdurre è stato l’assessore Emanuela Viarengo, mentre il presidente dell’Associazione L’agone, Giovanni Furgiuele, promotore dell’iniziativa, ha fatto gli onori di casa dando il benvenuto e ricordando l’impegno sociale del L’agone per la diffusione della cultura sul territorio.
Marika si occupa di comunicazione digitale, è caporedattrice per la rivista letteraria Writers Magazine Italia, insegna danza. Questo è il suo primo thriller psicologico ambientato in un piccolo borgo umbro vicino Todi, un luogo a lei caro per averci vissuto con famiglia, vicino alla riva del torrente Faena, nei pressi di un bosco.
L’autrice, al suo quarto romanzo, ci ha fatto immergere nelle pagine, facendoci vivere i luoghi, i sentimenti, i personaggi che sono nati da una duplice sfida. La prima è stata quella di far sì che Mara, giovane adolescente che sulla copertina è messa a rovescio, a testa in giù, come se l’acqua la portasse via, pur morendo in prima pagina, nel romanzo non è un fantasma ma una persona vera: è viva e presente, ben caratterizzata come una giovane adolescente pulsante, sfrontata, affamata di vita. L’altra sfida dell’autrice è stata quella di andare a cogliere la femminilità nei momenti in cui sboccia, nel periodo dell’adolescenza. Quel periodo che le mamme tendono a rimuovere, come se non fossero mai state adolescenti e non avessero mai affrontato problematiche e turbamenti femminili. Nel libro Mara e la cugina Veronica rappresentano due facce della stessa medaglia: tanto l’una è sregolata, impulsiva, talmente affamata di vita da cadere con la sua fame di sensazioni nei disturbi alimentari; tanto l’altra, Veronica, si presenta come la protagonista dell’equilibrio, del controllo, perché lei è sempre attenta ad essere perfetta agli occhi degli altri. Due protagoniste che ci è sembrato di vedere nitide, muoversi nei brani letti da Marta Camporini e Valentina Cavo, due lettrici del gruppo “Voceallepagine”.


Chi meglio di Ludovica di Pietrantonio, una giovane che unisce ad una notevole preparazione culturale un altrettanto livello di educazione personale, avrebbe potuto così bene interpretare le problematiche e i turbamenti delle giovani adolescenti protagoniste? Lei ha posto domande riflessive e di senso cui l’autrice ha risposto anche “mettendo a nudo” quella parte di sé che ha trovato nella scrittura una porta per affacciarsi sul mondo con una sensazione quasi liberatoria. Lei è una madre che non ha dimenticato la sua adolescenza e nel suo messaggio finale raccomanda di ascoltare sempre i ragazzi per capire cosa può esserci dietro a un comportamento sregolato. Diventare grandi fa paura, è la paura del divenire ed è normale che i ragazzi l’avvertano. Ludovica, che per tutto il dialogo è stata sempre all’altezza della situazione nell’ interpretare le problematiche adolescenziali, ha chiuso il dialogo con una personale, profonda riflessione: oggi, in un adolescente, le problematiche richiamano la parola “assenza”. Sono assenti i sorrisi; sono assenti i discorsi sostituiti da grandi silenzi; sono assenti le curiosità. Credo sia impossibile darle torto. È stato un bel pomeriggio che si è concluso con un gradito Cocktail.
Anna Maria Onelli
Redattrice L’agone

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