Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una indagine conoscitiva per verificare l’adozione di idonee misure di sicurezza adeguate ad impedire la raccolta massiva (webscraping) di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale da parte di soggetti terzi.
“Bene, ottima notizia! Abbiamo già presentato a settembre un esposto al Garante sull’uso degli algoritmi che modificano il prezzo di vendita a seconda della profilazione web dell’utente. Una pratica a nostro avviso non solo scorretta, come segnalato all’Antitrust, ma che viola anche la normativa sulla privacy, dato che l’utente non ha mai autorizzato l’uso dei suoi dati, dei cookie o di altri strumenti di tracciamento e profilazione per avere aumenti di prezzo rispetto ad altri utenti, ma semmai, al massimo, per avere annunci, pubblicità e contenuti personalizzati” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Auspichiamo, quindi, che accanto a questa indagine conoscitiva sulla raccolta massiva di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi, il Garante intervenga anche sull’uso che poi si fa di questi dati una volta raccolti” conclude Dona.