22 Novembre, 2024
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Violenza, donne, “Ferro di cavallo rosso” della Fise per la campagna istituzionale

La Federazione Italiana Sport Equestri, per il mondo dello sport, decide di “mettere i volti di alcune delle sue Amazzoni con il Ferro di Cavallo rosso” per raccontare questi drammatici fatti e veicolare messaggi verso un’ulteriore sensibilizzazione per l’opinione pubblica. Un impegno riconosciuto anche dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul, dal 2011 il principale punto di riferimento internazionale contro la violenza di genere.

Per non dimenticare e per continuare ad affermare una cultura del rispetto!

Il rispetto dell’altro: uno dei punti cardine del mondo sportivo che porta con sé grandi valori etici e sociali, mettendo in campo la sana competizione ed il rispetto della persona. E proprio la Fise, insieme al Parlamento Europeo, dal 2022 ha istituito la Giornata Europea contro le Molestie e su questa giornata, in queste ore, l’Unione Europea sta cercando di sciogliere le resistenze dei suoi Stati membri su una nuova legislazione comunitaria che introduca una definizione armonizzata del reato di stupro.

In una giornata in cui ci fermiamo a riflettere sul valore della figura femminile e sul ruolo che riveste nella società moderna, la Federazione Italiana Sport Equestri conferma il suo costante impegno affinché la Donna sia sempre più protagonista nell’unica disciplina sportiva dove non esistono differenze di genere.

“Gli sport equestri e più in generale lo sport – ha dichiarato il Presidente della FISE, Marco Di Paola – sono una vera e propria palestra di vita. La mission delle Federazioni deve essere certamente quella di puntare al primato olimpico, ma non può essere tralasciato il grande bagaglio di valori che lo sport veicola. È per questo che la nostra Federazione è sempre attenta alle tematiche sociali come quella dell’eliminazione della violenza sulle donne. Non poteva che essere così, in particolare in uno sport come il nostro che ormai da decenni conta l’ 80% di donne tesserate a fronte di un 20% di uomini. In questo anno i numeri dei femminicidi sono impressionanti e lasciano un sapore particolarmente acre. Un sapore che dovremmo tutti tenere sulle labbra a lungo, perché possa cambiare la cultura che c’è dietro la violenza sulle donne, ogni giorno dell’anno”.

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