La Città metropolitana di Roma Capitale ha ospitato nelle sale di Villa Altieri una giornata di approfondimento e confronto sul tema del Radon, dei rischi connessi alle emissioni e delle misure preventive e correttive che le norme prevedono. L’evento è coorganizzato da un Comitato scientifico composto da rappresentanti di Città metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio, Ordini dei Geologi di Lazio, Lombardia e Puglia, Università “La Sapienza” di Roma, Università degli Studi Roma TRE, CNR-IGAG, Laboratorio Radon Accreditato Harmat srls. La giornata, articolata in due momenti di approfondimento tecnico-scientifico, dibattito e tavola rotonda “Mozione Ordine dei Geologi sul Radon”, ha visto la partecipazione di autorevoli relatori del mondo istituzionale, accademico, scientifico, tecnico e professionale.
“Il tema della pericolosità da emissioni di gas endogeni, con particolare riguardo al Radon, gas inerte e radioattivo di origine naturale che deriva dal suolo, è un fattore rilevante di criticità nell’area metropolitana, specie nelle aree di natura vulcanica quali i Colli Albani e i Monti Sabatini, inclusa l’area urbana di Roma. L’aspetto conoscitivo e gli studi sul tema rientrano nelle competenze di Città metropolitana in merito alla previsione e prevenzione dei rischi territoriali, preliminare e strettamente connesso alle competenze in merito di pianificazione e governo del territorio così come alle responsabilità dirette, quali quelle relative alla manutenzione degli edifici scolastici, frequentati ogni giorno da migliaia di studenti e docenti. La ricerca e l’approfondimento scientifico che il nostro ente promuove si fonda su un approccio interdisciplinare più ampio possibile, mettendo in relazione ordini professionali, ricercatori e attori istituzionali, allo scopo di rafforzare la cultura della prevenzione e orientare in tal senso il quadro regolatorio e normativo. Coordinare e integrare le conoscenze a partire dalle specificità geologiche e dalla densità abitativa delle aree interessate, è basilare per impostare le successive fasi di previsione di misure correttive, che riducano il rischio e prevengano gli effetti nocivi del radon, da considerare nel momento in cui si progettano nuove costruzioni o si interviene nella riqualificazione degli spazi pubblici, con un impatto importante su qualità di vita, sviluppo e salute stessa delle comunità locali che amministriamo”.
Pierluigi Sanna, Vicesindaco Città metropolitana di Roma Capitale