4 Novembre, 2024
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Alla Camera il convegno sulla violenza di genere

Si è svolto a Roma, nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati, il Convegno sul tema “Violenza di genere: pregiudizio e prospettive” organizzato dall’Associazione Co.Tu.LeVi. (Contro tutte le violenze) e il patrocinio della Fondazione AIGA -Associazione Italiana dei Giovani Avvocati Tommaso Bucciarelli.
All’incontro, che ha previsto i saluti istituzionali dell’On. Eugenia Maria Roccella (Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità), dell’on. Rita Dalla Chiesa (membro della Camera dei deputati e Componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio) e dell’On. Gerolamo Cangiano (Membro della Camera dei deputati), i quali hanno fatto il punto sulle iniziative del Governo e del Parlamento per rafforzare il contrasto alla violenza contro le donne, considerandolo un’emergenza e una priorità, hanno partecipato studenti dell’Istituto Terenzio Mamiani, accompagnati dal Preside, e dell’Università La sapienza di Roma.
Ha introdotto i lavori Aurora Ranno (Presidente Co.Tu.LeVi.) e moderato gli interventi Bartolomeo Giordano (avvocato penalista, Responsabile area penale Co.Tu.LeVi Roma)
Alle relazioni di Melita Cavallo (Già Presidente Tribunale per i Minorenni di Roma), Filippo Milano (Medico Legale – Psichiatra Docente Facoltà di Medicina Università di Roma Torvergata), Ylli Pace (avvocato, Responsabile Progetto Scuola Co.Tu.LeVi.), Adriana Boscagli (avvocato, conoscitrice ed esperta dei diritti delle famiglie, delle persone e dei minori), di Angelo Accardo (Maggiore dei Carabinieri – IV Sezione Nucleo investigativo di Roma) e di Letizia Varano (Giornalista della Gazzetta del Sud), si sono aggiunte le intense testimonianze delle vittime che hanno vissuto la violenza sulla loro pelle: l’attrice Valeria Marini e la dottoressa in Sociologia Elisaberth Rosanò, orfana di femminicidio, cui ha assistito all’età di 6 anni, esempio di doloroso riscatto dalla sofferenza.
Tante le sfaccettature toccate e le suggestioni consegnate all’attento auditorio dalla discussione: dal racconto della nascita di Co.Tu.LeVi. a Trapani, dai primi sportelli di volontari alla costituzione dell’Associazione nel 2012 – 90 oggi i punti di ascolto sul territorio nazionale – con la mission, attraverso il capillare lavoro nelle scuole di “Costruire l’umano, l’umano che cresce” (Ranno), alla richiesta di investimenti statali sui centri anti violenza e di promozione del lavoro dei Servizi sociali per dare immediato sostegno ai figli delle vittime di femminicidio, ricordando che “Possesso e controllo non sono amore” (Cavallo); dall’esperienza clinica dello psichiatra che ha tracciato il profilo psicopatologico degli autori delle violenze, riconoscibile nelle personalità con disturbo paranoide, narcisistico o borderline “Per cogliere i segnali dell’amore tossico e intercettarli” (Milano), alla sottolineatura dell’importanza della scuola nel processo educativo dei giovani, che oggi si dota di uno strumento innovativo come il progetto Educare alle relazioni, richiamando gli adulti alle proprie responsabilità: “Forse siamo noi che non sappiamo ascoltarli” (Pace); dalle buone pratiche degli operatori di polizia giudiziaria che raccolgono le denunce in ambienti protetti: “Non dissuadere chi denuncia, non tentare conciliazioni, ma porsi all’ascolto” (Accardo) all’esortazione alla gentilezza, al rispetto e a “Non essere indifferenti” (Boscagli); dall’introduzione giornalistica alla toccante storia del recupero della bambina che ha visto il padre assassinare la mamma: “Un messaggio di speranza” (Varano) fino all’invito ai giovani a conoscere per prevenire, anche partecipando ai bandi di concorso scolastici sul tema (Lanza).
È toccato all’avv. Giordano concludere, non senza commozione: “Tanti approcci, tante prospettive, tante direttrici di lavoro, ma dobbiamo fare tutto il possibile”!

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