Secondo i dati Istat resi noti oggi, in ottobre le vendite in valore al dettaglio salgono dello 0,4% rispetto a settembre e dello 0,3% su base annua.
“Dati positivi. Scongiurato, almeno per ora, il rischio di un Natale in bianco sul fronte dei consumi. Infatti, finalmente, non solo salgono le vendite in valore, gonfiate a dismisura dall’inflazione, ma anche quelle in volume, perlomeno rispetto a settembre. Uno spiraglio di luce che fa sperare in una ripresa del commercio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Naturalmente, non siamo per niente usciti dal tunnel della crisi, come dimostrano i dati su base annua, per i quali il divario tra vendite in valore e in volume, +0,3% contro -4%, gap che per gli alimentari arriva a 6,4 punti percentuali, pari alla differenza tra il +3,5% in valore e il -2,9% in volume, attesta che gli italiani continuano a spendere di più per comperare di meno e a dover stringere la cinghia persino sul cibo, mangiando quantità inferiori rispetto a prima” prosegue Dona.
Secondo lo studio dell’associazione, se si traduce in euro il calo dei volumi consumati su ottobre 2022, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 168 euro a prezzi del 2022, quelle non alimentari di 757 euro, per un totale di 925 euro. Una coppia con 2 figli acquista 233 euro in meno di cibo e 1043 euro di beni non alimentari, per una cifra complessiva di 1276 euro, mentre per una coppia con un figlio sono 211 euro in meno per mangiare, 1160 euro in totale” conclude Dona.
Variazione annua della spesa in euro e delle vendite in volume (dati grezzi)
Variazione
in volume Ott 23/ Ott 22 |
Variazione spesa
famiglia media |
Variazione spesa
coppia con 2 figli |
Variazione spesa
coppia con 1 figlio |
||||||
Alimentari | -2,9 | -168 | -233 | -211 | |||||
Non alimentari | -4,7 | -757 | -1043 | -949 | |||||
TOTALE | -925 | -1276 | -1160 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat