22 Novembre, 2024
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A proposito della dichiarazione universale dei diritti umani

Riceviamo e pubblichiamo – Il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite hanno approvato una lista di principi chiamata Dichiarazione universale dei diritti umani. La Dichiarazione proclama i diritti inalienabili di ogni essere umano, senza alcuna forma di discriminazione basata su razza, sesso, religione o ideologia politica. Nel preambolo di questo documento, si fa notare che il rifiuto e il disprezzo dei diritti umani hanno generato atti barbari lesivi della coscienza dell’umanità.

La Dichiarazione sottolinea che per evitare situazioni in cui le persone siano costrette a ribellarsi contro abusi e oppressione, è essenziale proteggere i diritti umani attraverso leggi adeguate.

Da qui è nato il nostro progresso come civiltà umana, non ancora compiuto, per uomini, donne, bambini e bambine, persone con disabilità, richiedenti asilo, per coloro che subiscono un processo, per i lavoratori e le lavoratrici.

Questi valori di uguaglianza e libertà, già affermati nella nostra Costituzione, non derivano da un’autorità superiore, ma dalla dignità intrinseca di ogni individuo, che conferisce il diritto di vivere senza violenza e di sviluppare appieno la propria personalità.
Purtroppo come ha sottolineato oggi anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, viviamo in una “congiuntura caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che offendono la coscienza delle donne e degli uomini del Pianeta”.
“Senza diritti umani – universali e interdipendenti – non esistono né libertà né giustizia, né pace duratura, né sviluppo sostenibile”.
Viste le “sfide” del “nostro tempo, abbiamo il dovere di ribadire con rinnovata determinazione principi che – indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali – rappresentano per tutti un obbligo morale e un presidio di civiltà”Bracciano si impegna a sostenere e difendere questi principi, contribuendo così a costruire una comunità basata su giustizia, libertà e rispetto reciproco

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