Anche quest’anno tanti bambini viterbesi si sono rivolti agli 84 sportelli degli uffici postali provinciali, ai portalettere oppure hanno utilizzato le cassette di impostazione per spedire le loro letterine indirizzate a Babbo Natale.
È la guerra il tema più ricorrente nelle missive, che oltre alle classiche liste dei regali contengono anche richieste rivolte ai bimbi meno fortunati. “Per questo Natale vorrei che portassi pace e serenità a tutti i bimbi che vivono in zone di guerra”, scrive Emma da Canino, che per lei vorrebbe “Barbie ricci perfetti”. Anche Nicole di Ronciglione ha un pensiero per suoi coetanei e chiede “cibo e vestiti per i bambini che non ne hanno” e per lei chiede “una casa di pan di zenzero”. “So che accontenti tutti i bambini buoni” scrive Emilie di Viterbo. E poi assicura: “Ti farò trovare una tazza con il latte caldo e tanti biscotti”.