Storia di una straordinaria scoperta che parte dal nostro territorio
A conclusione della prima parte del Pcto particle del liceo scientifico Ignazio Vian, si è svolto un seminario nel quale sono stati riportati i risultati del progetto. Il primo intervento del professor Valerio Bocci, INFN, dal titolo “Domenico Pacini: l’esperimento nel Lago di Bracciano e la nascita della Fisica dei raggi cosmici” ha introdotto il tema dei raggi cosmici, la loro storia, la loro origine e il modo per rivelarli. Tra i tanti temi dell’intervento, uno ha sottolineato una verità che dovrebbe essere scontata, ma che fatica a farsi strada nella mente dei più.
I giovani, gli studenti, sono la linfa di quel grande albero che è il nostro futuro, che con le sue complesse ramificazioni rappresenta la storia e il futuro dell’umanità. La storia dell’esperimento di Domenico Pacini sul lago di Bracciano da cui nasce la consapevolezza che parte della radiazione di fondo misurata proveniva dallo spazio profondo, è stata ben spiegata dal ricercatore dell’INFN con un linguaggio e una passione che hanno reso comprensibili alcuni passaggi che richiedevano una conoscenza approfondita della materia. Inoltre, sottolineare che uno dei compiti della comunità scientifica sia anche quello di spiegare ai cittadini, finanziatori primi della ricerca scientifica, come vengano impiegati i denari pubblici è da ritenersi fondamentale per la “lotta” a un certo ostracismo che negli ultimi anni ha alimentato teorie antiscientifiche che tanto danno possono fare.
I ragazzi del “Vian” sono stati comunque i protagonisti della giornata; tre di loro, in rappresentanza di tutti i partecipanti al progetto, hanno spiegato gli esperimenti effettuati, con una competenza e una chiarezza che, oltre al loro valore personale, fa pensare ad un corpo docente altamente preparato e in grado di far nascere nei propri alunni la voglia di cimentarsi negli studi scientifici. Lucia Lolli, dirigente scolastico del liceo, con i professori Giusy Di Santo e Mario Centola, a cui è andato il plauso dei presenti, hanno permesso ai ragazzi di incontrare la fisica dei raggi cosmici, le tecniche per la loro rivelazione e il modo di trattare i dati sperimentali con un approccio che sarà sicuramente prezioso per la loro preparazione futura.
Un’altra componente fondamentale del progetto è stata la completa disponibilità dell’Aeronautica militare nella persona del Comandante dell’aeroporto, il colonnello Luigi Barbagallo, che ha messo a diposizione gli spazi, i mezzi e il personale tecnico dell’aeroporto, indispensabile per poter effettuare le misure sul lago di Bracciano. Poiché il lavoro scientifico deve essere necessariamente comunicato, aver permesso l’utilizzo dei locali del museo storico dell’Aeronautica, grazie al direttore del museo, il Tenente Colonnello Arturo Alfredo Caccetta, nella cornice del lago di Bracciano e dei velivoli esposti, ha sicuramente reso più efficace la comprensione del lavoro dei ragazzi del “Vian” che rimangono comunque i protagonisti della giornata.
A conclusione dei lavori c’è stata una visita guidata del Museo Storico, esperienza che è da raccomandare oltre che per la suggestione dei velivoli esposti e delle sapienti spiegazioni delle guide con il colonnello Adelio Roviti, anche per far conoscere la storia dell’Aviazione militare del nostro Paese.
Salvatore Scaglione