26 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Organismo congressuale forense: “Il governo ha accolto le richieste di modifica nell’interesse del cittadino e dell’avvocatura”

L’Organismo Congressuale Forense esprime soddisfazione per la decisione del Governo di accogliere le richieste di modifica nell’ambito del portale penale. Iniziative che, secondo gli esponenti dell’OCF, sono tutte nell’interesse del cittadino e dell’avvocatura.

“Con il recente regolamento emanato con decreto n° 217 del 29 dicembre 2023, di disciplina del deposito degli atti da parte del difensore per via telematica nel processo penale”, spiegano gli esponenti dell’Organismo Congressuale Forense, “è stata di fatto eliminata la previsione di cui all’art. 8 comma 2 del provvedimento della DGSIA del 11.07.2023 e data certezza del momento dell’avvenuto deposito dell’atto difensivo. In particolare, è stata esclusa la necessità che sia il personale di segreteria a dare conferma espressa dell’accettazione/rifiuto dell’atto. L’OCF ha richiesto la modifica a tutela del diritto di difesa e della libertà del cittadino già con comunicato del 20 luglio 2023 e la nuova norma costituisce il risultato di un percorso che ha visto gli interlocutori politici attenti alle richieste dell’avvocatura”.

Con la nuova previsione gli atti si intendono ricevuti non appena viene generata la ricevuta di accettazione da parte del portale telematico e senza l’intervento degli operatori della cancelleria o segreteria. “Ciò comporta un risultato fondamentale per la difesa”, proseguono gli esponenti dell’OCF, “si elimina infatti la segnalata e allarmante criticità derivante dalla perentorietà dei termini per il deposito, in particolare degli atti di impugnazione. Di conseguenza, si esclude il rischio di inaccettabili cause di inammissibilità derivanti da ragioni tecniche, non solo lesive del diritto di difesa, ma addirittura non previste dal codice di procedura penale e che avrebbero potuto essere conosciute dal difensore dopo la scadenza del termine perentorio per impugnare, con impossibilità di porre rimedio. Va fin da ora, comunque, segnalato che nel caso di “anomalie” del sistema si dovrà prevedere un meccanismo certo e tempestivo di risoluzione e comunicazione al difensore. Anche in considerazione della proroga della disciplina in vigore sul deposito degli atti in formato cartaceo e a mezzo Pec, il recente regolamento costituisce un primo importante passo nella direzione di una transizione al fascicolo telematico al riparo da rischi di sacrificio e violazione della attività difensiva”.

Ultimi articoli