Riceviamo e pubblichiamo – La giornata di oggi è stata caratterizzata dal grande lavoro congiunto per risolvere o alleviare l’emergenza abitativa, sociale e psicologica in cui si trovano i cittadini coinvolti nell’esplosione dell’altro ieri.
Gli uffici comunali hanno contattato quasi tutti i coinvolti per sapere come si trovano e conoscere le necessità del ‘giorno tre’. Necessità che possono sembrare a volte banali, ma non per chi ha perso tutto in una casa crollata.
Da domani alle 10:00 presso i Servizi Sociali del Comune sarà possibile avere un sostegno psicologico da una professionista messa a disposizione dal Distretto socio-sanitario. Sempre con il Distretto si è ragionato questa mattina sull’emergenza abitativa e la fornitura di pacchi alimentari alle persone coinvolte. Dieci di loro rimangono ospitate presso una struttura ricettiva locale, ma altre due domani troveranno ulteriore ricovero. Da tutti i Comuni limitrofi intanto si aggiungono offerte alla raccolta fondi organizzata qui a Canale e che nelle prossime ore sarà estesa a iniziative ad hoc da parte di tutte le associazioni che lo vorranno.
Tra ieri ed oggi intanto la zona rossa si è potuta restringere, anche se di poco, grazie alle attività di controllo sugli edifici svolte da Comune, Arma dei Carabinieri e Vigili del Fuoco: tre abitazioni e qualche cantina sono tornate ad essere fruibili.
Sempre ieri Acea aveva terminato i lavori per ridare acqua alle case site nelle immediate vicinanze della zona rossa, così come Enel aveva lavorato invece per riprendere la fornitura del servizio di elettricità. Oggi anche Italgas ha ri-attaccato la fornitura ad alcune case.
Nel pomeriggio di ieri SER Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana, aveva visitato la zona colpita e la chiesa di Santa Maria Assunta, posta nelle immediate vicinanze, anch’essa danneggiata.
A lui il nostro ringraziamento per la vicinanza, così come a tutte le altre autorità civili e militari che in presenza o tramite telefono hanno dimostrato a Sindaco, amministratori e cittadini colpiti la loro solidarietà.
Rimane attivo il punto di accoglienza con docce e bagni approntati nella canonica della Chiesa Santa Maria Assunta in cielo e la casetta dell’acqua in Piazza Maria De Mattias.
Come sempre il nostro pensiero va a chi soffre di più e se gioiamo per il nostro giovane concittadino estratto per ultimo dalle macerie che ha fatto ritorno a casa, rimaniamo raccolti in una speranza rispettosa per l’altro ancora ricoverato al S. Eugenio. A lui vanno i nostri pensieri di speranza in queste ore.