Secondo i dati di Bankitalia, in novembre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,92 per cento, dal 4,72% di ottobre.
“E’ record! Dopo il primato di ottobre, arriva quello di novembre. Bisogna risalire al dicembre del 2008, subito dopo il fallimento di Lehman Brothers del 15 settembre di quell’anno, per trovare un Taeg maggiore, pari a 5,19. Insomma, nonostante la Bce abbia interrotto in ottobre i rialzi dei tassi di riferimento, dopo 10 aumenti consecutivi, non si arresta la corsa dei tassi bancari, con pesanti ricadute sulle famiglie con mutui a tassi variabili e con effetti negativi sui prestiti alle famiglie che calano dell’1,2% su base annua” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un balzo dei tassi così consistente significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, cresce, rispetto a un anno fa, quando il Taeg era a 3,55, da 694,50 a 800,50 euro, con un rincaro pari a 106 euro al mese. Una stangata annua pari a 1272 euro” conclude Dona.