Il titolo allude a qualcosa che, per la generazione dell’autore di questo libro, corrisponde alla fine dell’età dell’innocenza, l’assassinio di Pier Paolo Pasolini. È intorno a questa figura cruciale che ne Il nostro Pasolini prendono corpo le fisionomie di Franco Fortini, Paolo Volponi, Giorgio Bassani, nonché di alcuni poeti coetanei all’autore, tutti caratterizzati da un’idea critica della letteratura e da un confronto serrato con la società e lo stato di cose presenti.
Massimo Raffaeli scrive di critica letteraria su quotidiani e periodici fra cui «il manifesto» e «il Venerdì di Repubblica». Collabora ai programmi di Radio3 Rai e della Radio Svizzera Italiana. Ha curato l’opera di autori italiani e ha tradotto narratori francesi del Novecento. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi fra cui, da ultimo, Di senso comune. Scritti per «Alias» (2021) e Compagni di via e altri scritti di letteratura (2023).