“Multe ridicole e norma superflua” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il testo del disegno di legge sulla beneficenza che sta per varare il Governo.
“Se proprio si voleva fare una norma ad hoc, sarebbe stato decisamente meglio inserire gli abusi sulla beneficenza nell’elenco delle pratiche scorrette previste dal Codice del Consumo. Con la nuova disciplina, invece, si affidano le sanzioni sempre all’Antitrust ma con multe irrisorie pari a massimo 50 mila euro quando invece con le pratiche scorrette si può arrivare a 10 milioni di euro e, ad esempio nel caso della Ferragni la multa è stata pari a oltre 1 milione di euro. Insomma, si tratta di un passo indietro” prosegue Dona.
“Qualcuno dirà che l’Antitrust potrebbe procedere applicando entrambe le normative, ma dubitiamo che questo possa accadere se ci sarà una legge speciale solo sulla beneficenza” aggiunge Dona.
“Per il resto si tratta di regole già scontate, dato che è ovvio che chi fa beneficienza debba indicare sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine” conclude Dona.