Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel 2023 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022.
“Dati negativi, specie, in prospettiva, per il 2024. Quello che preoccupa, infatti, non è il fatto che la crescita del Pil nel 2023 è minore della previsione del Governo, +0,7% contro +0,8%. Uno 0,1 in più non ci avrebbe certo salvati. Allarma, invece, che la crescita acquisita per il 2024 sia pari solo allo 0,1%. Un punto di partenza che certo non è entusiasmante” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Le scuse della scoppio della guerra tra Israele e Hamas o del canale di Suez non reggono, atteso che non hanno ancora prodotto effetti importanti e significativi sulla nostra economia, men che meno nel corso del 2023” conclude Dona.