“L’autonomia differenziata può essere un’opportunità per le Regioni per avviare nuove strategie operative, migliorare la rete dei servizi sul proprio territorio, dare priorità a specifici interventi, gestire con maggiore velocità tante progettualità, arginando così la lentezza che caratterizza la nostra burocrazia”. Lo afferma Giorgio Lupoi, CEO e partner di Speri SpA, Società di Ingegneria e Architettura, specializzata nella progettazione e realizzazione, che aggiunge: “In questa prospettiva, però, sarà necessaria una chiara presa di coscienza da parte delle stesse Regioni sulle potenzialità di sviluppo e di crescita che possono garantire. Non dimentichiamo – precisa Lupoi, che è anche Presidente nazionale Oice (Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura) – che l’autonomia differenziata avrà forti implicazioni e conseguenze su larga scala, con più di venti materie delegabili, dalle grandi infrastrutture ai porti, al sistema dei trasporti. Il rischio di una frammentazione eccessiva e di politiche inefficaci è molto alto. Occorre pertanto riorganizzare il nostro regionalismo, per stimolare le amministrazioni locali ad approfondire la conoscenza delle criticità del territorio e rispondere con più puntualità ed efficienza alle esigenze dei cittadini, anche con politiche coordinate tra più Regioni. Le difficoltà nella gestione del territorio, dalla fragilità geologica all’esigenza di tutela del nostro patrimonio storico, artistico e naturalistico, hanno forgiato l’ingegneria italiana, che saprà essere di supporto per fornire analisi tecniche per identificare le tematiche prettamente regionali da quelle nazionali” conclude Lupoi.