12 Novembre, 2024
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New York fa causa a TikTok, Meta e YouTube

La città di New York ha fatto causa a TikTok, Facebook e YouTube per danni alla salute mentale di bambini e ragazzi. Secondo la causa, le piattaforme gedtite da Meta, ByteDance, Google e Snap avrebbero consapevolmente costruito le loro piattaforme per “attrarre, catturare e creare dipendenza nei giovani”.

“I minori vanno protetti, questo è certo. Non per niente queste app, come richiesto anche dal Garante della Privacy, sono 13+, ossia vietate ai minori di 13 anni. Il punto, quindi, più che fare cause, è di fare di più sul fronte dell’age verification system, ossia realizzare le condizioni perchè questa regola fondamentale dull’età di accesso sia rispettata. E su questo le stesse piattaforme possono e devono fare di più” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Per il resto, non c’è dubbio che le piattaforme fanno di tutto per catturare l’attenzione del consumatore e fargli passare più tempo al loro interno. Questa però non è una novità. Da sempre nei supermercati cercano di farti girare a lungo nelle corsie per fare più acquisti. Gli ecosistemi digitali, certo, hanno uno strumentario di neuromarketing che rende tutto più efficace, ma non per questo illegale, purché sia rivolto a consumatori adulti e consapevoli” prosegue Dona.

“Quello che serve è investire di più sulla consapevolezza dei consumatori, cominciando nelle scuole. Anche i genitori non devono assegnare ai social media una funzione di intrattenimento e devono imparare a individuare i contenuti di qualità affidabili. Per questo come associazione ci stiamo muovendo in questa direzione con il progetto Sprint, utile a valorizzare contenuti e creator con un positivo impatto sociale” conclude Dona.

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