“Nella mattinata di oggi è apparso su varie testate locali un articolo relativo alla nascita di una nuova “provincia” che dovrebbe essere composta dai Comuni del litorale Nord di Roma. Nell’articolo viene fatto riferimento ad una ormai prossima adozione in Consiglio Comunale di una delibera che darebbe l’indicazione della volontà delle amministrazioni di aprire l’iter per far nascere il nuovo Ente. Delibera che nonostante abbia più volte chiesto di visionare, ancorché in bozza, a tutt’oggi non ho avuto il piacere di leggere. Nel corso della riunione tra Sindaci svoltasi ieri a Santa Marinella a cui non ero presente, diversamente da quanto sembra nell’articolo, sembra si siano fatti passi avanti nella direzione di attivare l’iter, quale sia questo iter ancora è poco chiaro, per chiedere la formazione di una nuova Provincia, all’interno della quale si troverebbero il porto di Roma e l’aeroporto della Capitale”. A dirlo è Elena Gubetti, Sindaco di Cerveteri.
“Negli ultimi mesi – aggiunge – ho partecipato a numerosi incontri sull’ipotesi di nascita della nuova Provincia, tema sul quale mi sono resa disponibile al confronto, con l’intento preciso di valutare se questo strumento possa essere a vantaggio del nostro territorio, senza mai dare conferme o segnali di approvazione. Con i colleghi Sindaci ci eravamo presi un impegno ben preciso, ovvero quello che si sarebbe proceduto in maniera unanime solamente dietro uno studio serio sul tema, sostenuto da dati effettivi, firmato da tecnici competenti che avrebbe dato a noi Sindaci la possibilità di parlarne con le nostre rispettive maggioranze politiche e ovviamente con i nostri cittadini”.
“Ad oggi non ho avuto alcuno studio a supporto della creazione di una nuova Provincia e delle effettive conseguenze sui territori, Province che anche dopo la nota riforma Delrio si occupano di settori estremamente delicati come la difesa del suolo, la difesa dell’ambiente, dei trasporti, dello smaltimento dei rifiuti, dell’istruzione secondaria di secondo grado. Alla Provincia, inoltre, fanno capo rilevanti funzioni di programmazione, in particolare il piano territoriale di coordinamento che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio. In che modo la gestione di tutte queste competenze potrebbe migliorare uscendo dalla Città di Roma Capitale? non ho avuto ancora risposta in merito e dunque non sono in grado di portare nessuna delibera in Consiglio Comunale. Non c’è una proposta concreta sorretta da analisi e studi da portare in approvazione e ancora prima da portare ai cittadini che devono essere coinvolti in scelte così importanti. Come già detto nelle riunioni con gli altri Sindaci, ribadisco dunque che prima di esprimere un parere di adesione o di contrarietà, ho bisogno di dati certi, studiati: elementi che ancora attendo fiduciosa per iniziare un confronto serio con la mia maggioranza e ovviamente con la mia città”, ha concluso il Sindaco