Secondo l’Acli, le famiglie italiane hanno perso 240 euro al mese a causa dell’inflazione dal 2019 al 2022.
“Dati gravi e allarmanti che confermano quando stiamo denunciando da anni. Peraltro si tratta di stime che sono purtroppo già peggiorate, atteso che considerano come anno di imposta il 2022, ma nel 2023 non è che le cose siano andate meglio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Infatti, anche se lo scorso anno l’inflazione media si è abbassata rispetto al +8,1% del 2022, resta comunque ad un livello altissimo, pari al 5,7%. Inoltre, nel 2023 sono venuti meno gli sconti che erano stati introdotti dal Governo Draghi per aiutare le famiglie ad arrivare alla fine del mese, dalla benzina agli oneri di sistema delle bollette della luce, mentre con la riforma delle misure di contrasto alla povertà è diminuita la platea dei beneficiari, con il rischio di un aggravamento della povertà” conclude Dona.