“Sulla chiusura estiva della linea ferroviaria Roma-Viterbo (FL3) ho presentato, insieme al capogruppo del Pd Mario Ciarla e al consigliere regionale e segretario regionale del Pd Daniele Leodori, due interrogazioni al presidente Rocca e alla Giunta regionale. È di fondamentale importanza comprendere da un lato se i lavori di ammodernamento tecnologico annunciati, con conseguenti nuovi disagi ai pendolari e l’isolamento del Viterbese, siano propedeutici alla realizzazione del raddoppio della tratta Cesano – Bracciano, che costituisce l’unica possibilità per rendere la FL3 adeguata alle esigenze del quadrante nord del Lazio; dall’altro se sarà programmato e concordato con le autorità locali e i comitati dei pendolari un servizio sostitutivo con autobus, per ridurre al minimo i disagi degli utenti. Sottolineo ancora una volta che la linea costituisce un collegamento essenziale per la Tuscia con la Capitale e già adesso è inadeguata al flusso dei pendolari. Ricordo, poi, che nel dicembre 2020, il Piano regionale della mobilità, dei trasporti e della logistica prevedeva il potenziamento delle ferrovie tendendo a un modello di rete sub-urbana con frequenze notevolmente ridotte, rispetto alla situazione attuale, attraverso ripristini di linee e nuovi collegamenti, raddoppi e potenziamenti, adeguamento dei nodi di scambio per un servizio di tipo metropolitano. Per la Roma-Viterbo era stato messo in campo il raddoppio nella tratta Cesano – Vigna di Valle – Bracciano che, con la recente rimodulazione dei fondi PNRR, il Governo ha definanziato. Al riguardo, va chiarito se i fondi previsti troveranno copertura con risorse alternative. Se il definanziamento fosse confermato definitivamente, come accaduto per quello sul ripristino della linea Orte-Capranica-Civitavecchia, verrebbe inferto un ulteriore colpo per affossare definitivamente la programmazione del trasporto su ferro dei prossimi anni per la provincia di Viterbo. Di fronte alla complessità del problema e a una situazione che presenta punti poco chiari, è indispensabile da parte dell’Amministrazione regionale spazzare via i dubbi e le perplessità e dare risposte concrete per garantire la tutela dei diritti dei viaggiatori e dei pendolari”. Così in una nota il vice presidente del Consiglio regionale Enrico Panunzi (Pd).