“Le Pari Opportunità vanno a scuola”: oggi l’incontro a Palazzo Valentini promosso dalla Consigliera di Parità della Città metropolitana di Roma Capitale Gianna Baldoni con gli studenti dei licei Giuseppe Peano di Roma e Gaio Valerio Catullo di Monterotondo, tra le scuole in cui è stato attivato il progetto sulla Parità di genere. Nato nel 2006, con il contributo scientifico del Dipartimento di Filosofia dell’Università Roma Tre, prima come proposta formativa per i docenti, poi rivolta agli studenti degli Istituti di istruzione di primo e secondo grado e centri di formazione professionale, in questo anno scolastico per la prima volta si è indirizzata anche a bambine e bambini delle ultime due classi della Scuola Primaria, modulando linguaggi e metodi e coinvolgendo circa 600 studentesse e studenti in sei Comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale e nei municipi III, IV, V, VIII, IX di Roma.
All’incontro, il saluto della Consigliera delegata alle Pari opportunità e politiche sociali di Città metropolitana di Roma Capitale, Tiziana Biolghini:
“Portare i temi della parità di genere e della lotta alle discriminazioni all’interno delle scuole è uno dei compiti strategici portati avanti con determinazione dalla Consigliera di Parità della Città metropolitana di Roma Capitale: è un passo per costruire insieme il futuro della democrazia partecipata, oltre che rendere i ragazzi più consapevoli dei loro diritti, dei loro doveri, oltre che del superamento degli stereotipi, che condizionano divisioni e violenze di ogni tipo. I nostri ragazzi hanno vissuto un periodo traumatico con il Covid, si sono allentate le relazioni sociali e i percorsi di crescita collettivi che avvengono all’interno della scuola, esponendoli a fragilità e dipendenze. Quando manca un tessuto sociale connesso e gli strumenti per comprendere le diversità, accettarle e considerarle fonte di crescita, i ragazzi sono tentati di cercare risposte nelle logiche del branco, le stesse che nel tempo hanno portato a massacri disumani o a politiche razziste. Per lo stesso motivo, è ancora da superare il condizionamento della logica del possesso sulle donne, che ancora oggi troppo spesso le rende vittime di violenza e penalizzate sul lavoro. È importante partecipare ed è importante che gli stessi ragazzi incontrino le istituzioni, accrescano la consapevolezza dei loro diritti e costruiscano insieme un futuro migliore in una cultura di pace”.