Il Movimento Cristiano Lavoratori eleggerà sabato 2 marzo il suo nuovo presidente. Nella prima riunione del Consiglio Generale uscito dal Congresso che si è tenuto a Roma dall’1 al 3 febbraio, i cento componenti disegneranno anche tutti i rappresentanti negli organi associativi per il prossimo quadriennio. Appuntamento nella sala conferenze dell’Hotel Massimo d’Azeglio (via Cavour, 18).
“Lavoro, responsabilità e passione: una nuova semina per ricucire il Paese”, nel solco del programmatico titolo del Congresso, nel darsi una nuova governance, il Mcl intende “in questa stagione così particolare per l’Italia e il mondo, che segna un vero e proprio cambio d’epoca, portare un contributo alla costruzione del bene comune nelle sue tre dimensioni di movimento ecclesiale, sociale e popolare. Accogliendo in ciò il compito che papa Francesco ci ha assegnato nel suo discorso in occasione del nostro Cinquantesimo, celebrato nel dicembre 2022”.
Nella consapevolezza che “i corpi intermedi, anche cogliendo le opportunità che derivano dalla riforma del Terzo Settore, debbono sentire la responsabilità di incrementare la qualità della democrazia attraverso la ricostruzione della rappresentanza, partendo dai territori e dalla prossimità con le persone nel dare risposte ai loro bisogni”. In questo momento in cui “la politica sembra non saper riattivare la partecipazione, anche le recenti elezioni regionali in Sardegna hanno registrato un ulteriore incremento dell’astensione, le organizzazioni sociali non possono sottrarsi dall’essere sentinelle e amplificatori rispetto alle esigenze di un Paese che ha bisogno di essere ricucito con un’attenzione a tutte le sue aree”.
Una sottolineatura va poi alle due grandi emergenze planetarie: la pace e la custodia della casa comune. “Temi sui quali, da europeisti convinti da sempre” è l’appello del Mcl, “l’Europa, senza cedimenti ideologici e continuando a costruire una più ampia e larga unità politica nella sussidiarietà, deve essere capace di costruire un proprio protagonismo sulla scena globale”. Il Movimento Cristiano Lavoratori, quindi, “Guardando alla tradizione popolare nella quale ci riconosciamo”, in quest’anno che vedrà le elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento”, si impegnerà “per portare queste emergenze al centro del confronto sociale e politico”. Il primo passo è proprio il Consiglio Generale di sabato prossimo, “per un rilancio che ci porti a metterci in gioco alla luce della nostra tradizione, liberi e forti nella volontà di costruire futuro”.