22 Novembre, 2024
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Trevignano Romano e il vanto di sedici luoghi “senza tempo”

Botteghe storiche, c’è il riconoscimento ufficiale della Regione

 Il primo febbraio nell’aula consiliare di Trevignano sono state riconosciute come “Attività e botteghe storiche” sedici esercizi, un riconoscimento da parte della Regione per l’impegno delle attività commerciali che hanno compiuto almeno cinquant’anni e sono rimaste esattamente nello stesso luogo, diventando punti di riferimento per la comunità attraverso più generazioni. Con il bando “Botteghe storiche” la Regione Lazio, su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, al commercio, all’artigianato, all’industria e alla internazionalizzazione, Roberta Angelilli, ha approvato uno stanziamento di 2.400.000 euro per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e attività artistiche, dei mercati e delle fiere di valenza storica, nonché delle attività storiche di commercio su aree pubbliche. Si intendono premiare sia le capacità imprenditoriali, che spesso sono state tramandate in famiglia, sia la passione che il coraggio, sottolinea il consigliere alle attività produttive Monica Silenzi. Apre il sindaco, Claudia Maciucchi, che ringrazia quelle persone che sono dietro questo importante traguardo, e insieme alla Silenzi ripercorrono la storia delle attività commerciali, ricostruita anche grazie agli uffici, al supporto dell’archivio storico e dell’associazione “Arca sul lago”.

Interviene anche Roberta Angelilli, sottolineando che tra le candidature per l’iscrizione all’albo regionale spiccano le sedici adesioni trevignanesi, superando, in relazione al numero di residenti, in assoluto gli altri comuni del territorio. Le botteghe storiche censite all’interno di Città metropolitana al 30 novembre 2023 sono complessivamente 293, 108 a Rieti e provincia, 80 a Viterbo e provincia, 32 a Frosinone e provincia, 71 a Latina e provincia.

È previsto un piccolo contributo, circa 5 mila euro a bottega, utilizzabili nella misura del 70% rispetto al budget previsto. Gli interventi possono essere per il restauro e la conservazione dei beni immobiliari, di insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati alla “storicità”. Si può anche richiedere l’applicazione di agevolazioni o di riduzioni dell’aliquota dell’imposta municipale, oppure il sostegno per interventi di sviluppo, innovazione e miglioramento delle qualità dei servizi.

Claudia Soccorsi

 

 

 

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