22 Novembre, 2024
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Antitrust, taxi, aumentare il numero delle licenze e la flessibilità dei turni

Secondo l’Antitrust occorre adeguare il numero delle licenze alla domanda spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset (n. 104/2023 convertito nella legge 9 ottobre 2023, n. 136),

“Un fallimento annunciato il Dl Asset! L’Antitrust conferma che il limite del 20% delle licenze introdotto dal nuovo provvedimento del Governo impedisce di risolvere il problema dei taxi insufficienti. Un netto peggioramento rispetto alla normativa precedente che non poneva alcun tetto all’incremento delle licenze. Se a questo si aggiunge che pure quel 20% è rimasto solo sulla carta, ecco che il flop diventa totale” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori,

“Era evidente e scontato, come abbiamo subito denunciato, che vincoli come quello di riservare le licenze aggiuntive per fronteggiare grandi eventi esclusivamente in favore dei soggetti già titolari di licenza, limitando la durata a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici mesi, avrebbe fatto fallire qualunque incremento di taxi. Non è un caso che per la prima volta i tassisti non abbiano protestato di fronte a questa falsa riforma” prosegue Dona.

“Urge ora una liberalizzazione vera in questo settore, ad esempio eliminando i vincoli territoriali, in modo che sia i tassisti che gli Ncc possano svolgere il servizio dove vogliono, dando la possibilità ai tassisti di poter uscire dall’ambito comunale e agli Ncc di non dover rientrare in rimessa dopo ogni servizio, obbligo che ancora parzialmente permane nonostante una sentenza della Consulta” conclude Dona.

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