Secondo la Consulta, la possibilità di bloccare il rilascio di nuove autorizzazioni per l’espletamento del servizio di Ncc è avvenuto per un tempo del tutto ingiustificato, apparendo rispondere a un’istanza protezionistica.
“Ottima notizia. Parole del tutto condivisibili. Basta con i privilegi di casta! Il legislatore in questi anni, pur di difendere a tutti i costi i tassisti, ha danneggiato gli Ncc e, di conseguenza, i consumatori che usufruiscono del loro servizio. Impedire l’erogazione di servizi innovativi, facendo tornare l’Italia all’età della pietra, significa bloccare il progresso, l’innovazione e lo sviluppo economico” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori,
“Ora speriamo che il Governo e il ministro Salvini prendano atto di quanto sostiene la Consulta e che non vengano più varati decreti che impediscono attività di intermediazione per la fruizione dei servizi o che ribadiscono l’obbligo di dover rientrare in rimessa dopo ogni servizio, con aumenti dei costi del servizio a carico degli utenti” conclude Dona.
“Serve una vera liberalizzazione, non come quella finta del Dl Asset, che metta in concorrenza tassisti e Ncc, eliminando i vincoli territoriali, in modo che sia i tassisti che gli Ncc possano svolgere il servizio dove vogliono, dando la possibilità ai tassisti di poter uscire dall’ambito comunale e agli Ncc di non dover rientrare in rimessa” conclude Dona.