22 Dicembre, 2024
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Ladispoli, il Pd locale punta il dito contro il sindaco

Riceviamo e pubblichiamo – Ricordate il Sindaco che ad ogni campagna elettorale promette l’ Ospedale e si impegna ” ad impedire speculazioni , non occupare nuovo territorio, evitare grandi centri commerciali per non danneggiare il piccolo commercio locale’?
Dimenticatelo, ora Grando fa tutto il contrario e nel suo comunicato di ieri cerca un appiglio nella storia passata e nelle decisioni degli altri Comuni.

Un appiglio fragile perché dal 2010 le condizioni ambientali della nostra città sono mutate parallelamente ai cambiamenti che gravano sull’intero Pianeta nella fase denominata Transizione Ecologica. Cambiamenti che tra le tante raccomandazioni sconsigliano in primis il consumo del suolo se non per scopi sociali.

Coerentemente nelle ultime elezioni amministrative il PD e la coalizione di cui ne faceva parte, ha presentato un programma nel quale dichiarava la contrarietà all’espansione urbanistica come da vecchia pianificazione dando, in sintesi, priorità invece ai servizi, alla riqualificazione delle strutture pubbliche esistenti tra i quali i giardini, il lungomare, l’intera fascia costiera, creare l’approdo turistico, dare impulso alla cultura e al turismo e attenzione alla sanità e agli anziani.

Una posizione che avevamo già nel 2017 e a conferma riportiamo uno stralcio del Consiglio Comunale in data 21 giugno 2021 con la dichiarazione dell’allora Capogruppo Federico Ascani: “Il PD di Ladispoli è contrario al progetto di piano particolareggiato in materia di urbanistica […]. Riteniamo fondamentale seguire un metodo, e cioè partire dal completamento dell’iter del Piano Regolatore Generale adeguandolo alle nuove esigenze della cittadinanza. Molti spazi all’interno della città devono essere destinati a strutture pubbliche, servizi.”.

Per quanto riguarda Cerveteri il paragone con la cubatura sull’Aurelia non regge in quanto nel Comune limitrofo già dal 2016 si progettava non un maxi shopping center ma l’ampliamento dell’area commerciale/artigianale con la riqualificazione dell’esistente, sul modello della nostra Area Artigianale realizzata, ricordiamo, dalle Giunte di Progresso ed esattamente all’epoca del Sindaco Gino Ciogli.

Senza usare in maniera inopportuna termini che possono offendere la sensibilità di persone in difficoltà, invitiamo il Sindaco Grando a rileggere ciò che scriveva e dichiarava pubblicamente nel suo programma:”Impedire il consumo indiscriminato del suolo e la cementificazione selvaggia. Non intendiamo assecondare in nessun modo l’insediamento di nuovi punti vendita di media e grande superficie”

Ricordiamo al Sindaco che a Ladispoli non sono mai mancate occasioni allettanti, ne citiamo una che risale a quando lei era ancora Consigliere comunale e Crescenzo Paliotta era Sindaco: Un colosso della distribuzione si fece avanti per acquistare con una forte offerta l’intera area dove sorge il Centro di Arte e Cultura (a proposito a che punto è il Cine-Teatro?), per edificare uno shopping center faraonico. Tantissimi soldi che avrebbero fatto comodo alle casse comunali ma che avrebbero sicuramente danneggiato il commercio locale. La risposta di Paliotta fu negativa per due ordini di ragione: Il biglietto d’ingresso a Ladispoli doveva portare le insegne della cultura, e lo shopping center lo abbiamo già, riconosciuto come naturale, invidiabile, pure ricco di ristori, si chiama Viale Italia, e adiacenze.

Circolo Pd Ladispoli “Luciano Colibazzi”

 

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