Abbiamo chiesto alla presidente del Consiglio comunale di Bracciano Giulia Sala di raccontare le attività in corso che riguardano la sua delega ai gemellaggi.
Quali sono i progetti in cantiere che riguardano le attività inerenti ai gemellaggi?
«Gli eventi in cantiere sono già molti e interessanti: a giugno il Comitato Gemellaggi insieme al coro polifonico di Bracciano andrà in Francia per uno scambio culturale che avrà come protagonista la musica. Un evento che speriamo possa portare a nuove sinergie anche sul medio periodo.
A metà luglio rinnoveremo il patto di amicizia con la cittadina di Darlington, e questa volta a farla da protagoniste saranno giornate dedicate allo sport che saranno organizzate dall’associazione badminton. Lo sport è un veicolo principe di dialogo e quindi saremo lieti di patrocinare queto evento.
Ad ottobre verranno i “gemelli” tedeschi di Neusäß a Bracciano con il sindaco, Richard Greiner. L’obiettivo è quello di rinsaldare un legame di amicizia che dura da anni e far conoscere le bellezze del nostro territorio anche all’estero, in un’ottica strategica di medio lungo periodo, compresa nel nostro programma elettorale, che è quella di affiancare a un turismo lampo e di prossimità, anche percorsi di soggiorno più strutturati, visto che il nostro territorio ha le risorse culturali e naturalistiche per soddisfare anche quel tipo di esigenza».
È stato un lavoro che l’amministrazione ha svolto con un coinvolgimento diffuso della cittadinanza?
«L’amministrazione ha voluto ricostituire il Comitato Gemellaggi attraverso la pubblicazione di un avviso rivolto alla cittadinanza, alle associazioni del territorio e agli istituti scolastici per incoraggiare alla partecipazione, soprattutto dei più giovani, con l’obiettivo di incrementare i rapporti culturali, turistici, commerciali in modo da favorire la partecipazione attiva dei cittadini al processo di costruzione di una identità comune europea. Pensavamo e pensiamo che un’attività come quella di creare un ponte tra città non potesse essere solo un’iniziativa degli amministratori, ma avesse più valore se si fosse rivolta a un impegno diffuso. Devo dire che la risposta è stata estremamente soddisfacente, particolarmente da parte delle scuole; gli istituti scolastici stanno svolgendo un ruolo fondamentale con i progetti Erasmus, in questi giorni alcuni studenti del “Vian” si trovano a Neusäß, mentre ospiteranno i giovani tedeschi dal 17 al 24 aprile.
L’istituto “Luca Paciolo” ha avviato il gemellaggio dal titolo “Enterprise franco italienne” nel quale i ragazzi dovranno costruire un’azienda italo francese, una straordinaria esperienza per il trasferimento di know how e l’incubazione di start up; in uno scambio culturale con il liceo “Sophie Barat” di Chatenay – Malabry 22 al 29 marzo i nostri ragazzi sono stati ospitati in famiglie francesi, mentre gli studenti francesi saranno ospiti a Bracciano dal 21 al 27 settembre.
Un ringraziamento va alle dirigenti di entrambi gli istituti scolastici, Lucia Lolli e Laura Somma, per le attività introdotte per i ragazzi e a tutte le professoresse che seguono i giovani in questo percorso, tra cui le insegnanti Desiree Conte e Lucia Ferro per il grande lavoro che c’è dietro l’attuazione dei progetti».
Quale ritiene sia, oggi che il vento dei nazionalismi soffia sempre più forte e le comunità appaiono sempre più chiuse, il valore dei gemellaggi tra città?
«I gemellaggi tra città sono un elemento di collante tra contesti sociali, culturali e politici diversi, specialmente in un’epoca in cui i nazionalismi sembrano guadagnare terreno. Se guardiamo alla storia, i gemellaggi tra città hanno radici antiche e la loro genesi appartiene proprio a un momento storico, il dopoguerra, di grande presa di coscienza collettiva riguardo i valori del dialogo e sono emersi come mezzo per promuovere la comprensione reciproca, lo scambio culturale e la cooperazione tra le comunità.
Nel contesto attuale, caratterizzato da crescenti tensioni nazionalistiche e chiusura delle comunità, in cui facciamo fatica ad affrontare le grandi sfide del futuro come comunità umana, i gemellaggi assumono un ruolo ancor più significativo. Rappresentano un ponte di connessione e dialogo tra comunità, ancorché piccole, e culture diverse, promuovendo la tolleranza, l’inclusione e la pace.
Inoltre, i gemellaggi tra città offrono un’opportunità preziosa per lavorare insieme su questioni di interesse comune, come lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale, l’istruzione e la salute pubblica. Attraverso lo scambio di esperienze e migliori pratiche, le città gemellate possono imparare l’una dall’altra e collaborare per affrontare sfide globali.
È importante sottolineare la loro natura sovranazionale. In un’epoca in cui la diplomazia internazionale è sempre più complessa e le tensioni geopolitiche sono in aumento, i gemellaggi tra città nel loro piccolo offrono un’espressione tangibile di solidarietà e cooperazione tra le comunità più lontane e apparentemente distanti. Essi dimostrano che, nonostante le differenze culturali e politiche, le persone possono trovare terreno comune e costruire legami significativi basati sulla comprensione reciproca e il rispetto».