Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale di gennaio scende dell’1,2% sul mese precedente e del 3,4% su base annua.
“Inizio dell’anno pessimo! Dopo l’anno nero 2023, quando in media la produzione è crollata del 2,5% rispetto al 2022, ora il 2024 inizia nel peggiore dei modi. Su base annua si assiste ad un crollo verticale dei beni di consumo durevoli che precipitano del 12,3%, in pratica un precipizio. Anche su dicembre 2023 la caduta è del 4,2%, decisamente allarmante” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il Governo, invece di cantare vittoria per i dati economici positivi, come quelli sull’occupazione, farebbe bene a prendere seriamente in considerazione questi campanelli d’allarme, tutti indicativi di una difficoltà delle famiglie sul fronte dei consumi” conclude Dona.