“Sarà una Pasqua amara quella che vivranno i lavoratori delle comunità psichiatriche accreditate con la Regione Lazio”. A denunciarlo è Paola Marchetti, presidente nazionale di Confepi Sanità.
“Gli inaccettabili ritardi nei pagamenti – in alcuni casi addirittura da dicembre 2023 – per servizi già resi, stanno mettendo queste strutture in una condizione paradossale: da una parte, svolgono una funzione fondamentale, talvolta anche di supplenza rispetto alle falle del servizio pubblico, dall’altro, il pubblico – in questo caso la Regione Lazio – non le mette nella condizione di pagare lo stipendio ai propri lavoratori”, prosegue la rappresentante di Confepi.
“Un fatto grave ed inaccettabile, anche perché sono mesi che la Regione stessa offre rassicurazioni sui tempi di pagamento che vengono puntualmente disattesi, gettando l’intero settore, a parole ritenuto strategico, in una condizione di incertezza e di precarietà. Se questa situazione non si sbloccherà nelle prossime ore, subito dopo Pasqua, daremo vita a forme di mobilitazione che coinvolgeranno lavoratori, pazienti e familiari e che arriveranno sotto la Regione Lazio”, conclude Paola Marchetti.