Una quota di emissioni pro-capite di 5,11 tonnellate di gas serra pro-capite, nettamente inferiore alla media nazionale, che porta la regione a conquistare il secondo miglior posto in Italia a livello di performance. Positivi anche i risultati dei consumi medi degli edifici, di quota di consumi elettrici, tra i migliori d’Italia, e del settore dei trasporti, che nel 2022 ha registrato il più alto tasso di immatricolazione di auto elettriche (4,51%) e il secondo più alto numero di passeggeri, in rapporto alla popolazione, che hanno usufruito del trasporto pubblico locale.
Questi sono solo alcuni degli elementi che qualificano la performance climatica del Lazio, esaminata in dettaglio dalla nuova piattaforma CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns), realizzata da Italy for Climate – centro studi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – in collaborazione con Ispra, che raccoglie, analizza con indicatori originali e mette a confronto dati e buone pratiche ambientali adottate dalle Regioni italiane per guidarle nel processo di decarbonizzazione dei propri territori.
Uno strumento intuitivo e fruibile con cui Italy for Climate intende fornire al dibattito pubblico e alle Amministrazioni locali un quadro completo e aggiornato che consenta di identificare, per singola regione e in confronto alle altre, gli elementi di forza, le aree di miglioramento e le migliori pratiche da adottare attraverso 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.
Andrea Barbabella, Coordinatore di Italy for Climate: «Per guidare con successo un territorio verso la transizione energetica è essenziale avere una visione completa dell’andamento dei principali indicatori climatici della regione, per identificare quali sono le aree che richiedono lo sviluppo di strategie mirate ed efficaci per mitigare e affrontare la crisi climatica. Con quest’obiettivo, insieme a Ispra, abbiamo voluto sviluppare una piattaforma di condivisione di dati e buone pratiche, selezionando 26 indicatori chiave, molti dei quali frutto di specifiche elaborazioni originali, per una lettura intuitiva e comprensibile dei principali indicatori in gioco».
Le 8 aree tematiche di CIRO che individuano le migliori performance del Lazio in dettaglio
1. Emissioni: con 5,11 tonnellate di gas serra pro capite, il Lazio ha la seconda performance migliore d’Italia in termini di emissioni, molto al di sotto della media nazionale, mentre gli assorbimenti naturali in relazione alla superficie della Regione sono ben al di sotto della media.
2. Energia: il Lazio è anche fra le Regioni con il più basso consumo di energia finale pro capite; il mix energetico è invece peggiore della media nazionale, con più carbone e più gas, e meno rinnovabili.
3. Rinnovabili: la regione registra una buona performance sui nuovi impianti in termini di kW installati ed è in media per quanto riguarda le nuove Comunità Energetiche rinnovabili attivate nel 2022. Tuttavia, la sua quota di rinnovabili sui consumi totali di energia resta ancora fra le più basse in Italia.
4. Trasporti: la performance del settore è nel complesso piuttosto positiva, avendo registrato nel 2022 il più alto tasso di immatricolazione di auto elettriche (pari a 4,51%) e il più alto numero di passeggeri trasportati dal TPL in rapporto alla popolazione (dopo la Liguria); anche le emissioni pro capite dei trasporti e il numero di automobili sono inferiori alla media nazionale.
5. Edifici: le performance del settore sono piuttosto positive, registrando sempre performance migliori della media nazionale in termini di consumi medi degli edifici, di emissioni pro-capite e di quota di consumi elettrici più alta; meno positivo il dato sulla quota di edifici in classe A, fra i più bassi d’Italia.
6. Industria: la performance è generalmente positiva in rapporto al valore aggiunto prodotto dal Lazio, sia per le emissioni che per i consumi di energia, mentre la quota di consumi elettrici è poco più bassa (34%) della media nazionale (42%).
7. Agricoltura: la performance del settore è generalmente positiva, con emissioni agricole pro capite particolarmente basse e un basso numero di capi bovini allevati; anche la quota di agricoltura biologica (25,6%) è migliore della media nazionale (18,7%), mentre l’uso di fertilizzanti è in linea con la media.
8. Vulnerabilità: anche se la quota di popolazione esposta a rischio alluvione è piuttosto bassa, il Lazio ha registrato nel 2022 un alto numero di eventi estremi; è anche una delle Regioni con il più alto consumo di suolo e le perdite della rete idrica sono più alte della media nazionale.