Mercoledì e venerdì L’agone ha portato la sua impronta di formazione e informazione alla “Corrado Melone” di Ladispoli, grazie al contributo del criminologo Gianluca Di Pietrantonio, che ha incontrato otto classi della prima e otto classi della seconda media. Le gradinate della sala teatro erano stipate di ragazzi; il vociare caratteristico dei giovani diventa magicamente silenzio incorrotto quando inizia a parlare il criminologo.
Coinvolge, affascina, incuriosisce, sorprende, emoziona Di Pietrantonio, quando porta i ragazzi attraverso spiegazioni complesse fornite con grande semplicità. I rischi e pericoli che maggiormente coinvolgono i giovani sono sviscerati e analizzati con un linguaggio comprensibile e una straordinaria capacità comunicativa. Sono tematiche che riconoscono e sentono vicine, i ragazzi; fanno domande, interagiscono con pertinenza, qualcuno si commuove, qualcun altro straordinariamente si confida vincendo la vergogna e l’imbarazzo. Il senso degli incontri di cui la scuola si conferma molto soddisfatta e L’agone molto orgoglioso, è tutto nella risposta semplice di una ragazzina; quando il criminologo ha chiesto in introduzione perché fosse lì, la risposta è stata “per proteggerci”.
Quel senso di protezione è stata l’atmosfera dell’intero incontro con i ragazzi. Due ore, tanto è durato ogni incontro, al termine delle quali i ragazzi si sciolgono in un applauso sincero e lungo, si stringono intorno a Di Pietrantonio, fanno domande, si aprono a confidenze, qualcuno lo abbraccia. La sua commozione è la commozione di tutta la redazione, questi incontri sono parte integrante di un lavoro infaticabile di cui il presidente Giovanni Furgiuele, presente all’incontro di mercoledì a portare il saluto e la testimonianza di un impegno, va orgoglioso. La mattina di venerdì è toccato a me rappresentare L’Agone e ho respirato un’atmosfera familiare; la calorosa accoglienza degli insegnanti, della dirigenza, ma soprattutto degli studenti, che non hanno mai incrinato una serietà e un’educazione encomiabili, sono il riflesso di una non comune capacità del criminologo a portarli sulla strada dell’ascolto attivo, della curiosità prima accesa e sapientemente soddisfatta.
Quello che non posso riportare fedelmente, per così come l’ho vissuto in quel teatro, è la luce di quegli occhi giovani e puliti, che esprimono la meraviglia di quell’ amalgama fatta di ingenuità, ardimento, coraggio e timore, propri di chi vuole diventare grande. In chiusura di ogni incontro il criminologo ha ricordato agli intervenuti che la complessità del comportamento si riduce fondamentalmente a una sintesi semplice; le condotte sono una scelta e farla giusta fa la differenza tra il crescere e il diventare davvero grandi.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone