Riceviamo e pubblichiamo – “Saremo presenti come S.I.B. Lazio alla manifestazione nazionale promossa dal Sindacato Italiano Balneari l’11 aprile a Roma per la difesa delle aziende balneari e il modello di balneazione attrezzata italiana”. Lo comunica la presidente Marzia Marzoli. “Cercheremo l’ascolto del Governo – prosegue Marzoli – É una questione di vita o di morte delle nostre aziende. La stessa cosa faranno le altre delegazioni regionali che arriveranno nella Capitale come noi, con un pesante fardello di preoccupazione e di aspettative verso l’Esecutivo che ha promesso di chiarire con una norma la pericolosa deriva che stiamo vivendo da anni”.
Il Sindacato Italiano Balneari ha invitato tutti i sindaci dei comuni del litorale e i presidenti delle Regioni alla mobilitazione, per la mancata emanazione da parte dello Stato di un atto normativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime vigenti che riguarda decine di migliaia di imprese balneari italiane attualmente operanti. Non si tratta solo di stabilimenti balneari ma anche di ristoranti, chioschi, campeggi, spiagge e tutto ciò che insiste sul demanio marittimo, lacuale e fluviale. L’intervento normativo non è assolutamente rinviabile, per evitare la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia con l’inevitabile conseguente contezioso che il S.I.B. è costretto a intraprendere presso le Autorità giudiziarie competenti.
“Non crediamo di chiedere troppo – conclude la presidente del SIB Lazio -, soltanto che il Governo emani un atto normativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime vigenti. Il problema non è l’Unione Europea ma l’Italia che non decide come risolvere la questione delle concessioni balneari, se salvarle oppure sopprimerle. Il modello turistico balneare Italiano è una eccellenza, perché distruggerlo?”.