Ancora incidenti sulla via Tiburtina Valeria e di nuovo ci è scappato il morto. Il movimento Italia dei Diritti che già a suo tempo aveva segnalato la pericolosità di questa consolare romana che in origine collegava Roma all’antica Tibur per poi spingersi fino all’abruzzese Aternum e diventata oggi Strada Statale 5 con la gestione che dal 2019 è tornata di competenza Anas, torna nuovamente sull’argomento attraverso le parole del Segretario Provinciale romano e responsabile nazionale per la Politica Interna Carlo Spinelli:” Grazie al Vice Responsabile IdD per Tivoli e Guidonia Montecelio Enrico Perniè, nel settembre del 2022 avevamo messo in evidenza la pericolosità di questa arteria che collega Lazio e Abruzzo e che tocca per un tratto di circa 50 km alcuni comuni tiburtini. Avevamo anche suggerito un tavolo di lavoro composto dai sindaci dei comuni interessati e dagli altri organi di competenza per dare vita a un piano che garantisse maggiore sicurezza per la viabilità veicolare e pedonale. Il nostro appello è però caduto nel vuoto, e oggi siamo nuovamente a piangere dei morti a causa di incidenti provocati, con molta probabilità, dalla scarsa sicurezza della SS 5. In questo primo scorcio di aprile, sono stati già due gli incidenti gravi, il primo nel secondo giorno del mese che ha visto coinvolti una moto, il cui conducente è deceduto due giorni dopo in ospedale per le gravi ferite riportate, e un pedone che attraversava la strada sulle strisce pedonali, ricoverato in prognosi riservata, il secondo avvenuto il 6 aprile in orario serale sempre sulle strisce pedonali, tra un automobilista, e una ragazza diciassettenne sbalzata a 16 metri di distanza dal punto dell’impatto e ricoverata in gravi condizioni. In questo secondo caso, con molta probabilità, ha influito l’oscurità visto che la strada non presenta illuminazione e che il conducente della vettura ha dichiarato di non aver visto la ragazza attraversare la strada. Riteniamo sia necessario – conclude Spinelli – che vengano presi dei provvedimenti per rendere più sicura la viabilità in una strada che vede un intenso traffico e che attraversa vari centri abitati, magari proprio attraverso l’allestimento di un tavolo di lavoro come a suo tempo avevamo auspicato e questo lo chiederemo ufficialmente anche agli organi competenti che riterremo politicamente responsabili in caso di mancato interessamento, di eventuali nuovi incidenti sulla Tiburtina Valeria”.