Il Parlamento europeo vara la riforma del mercato elettrico dell’Ue.
“Ci riserviamo un giudizio finale sulla riforma quando leggeremo il testo del regolamento e della direttiva. In ogni caso ci sono alcuni passi avanti. E’ positivo, ad esempio, se si impedisce ai fornitori di modificare unilateralmente i termini di un contratto a tempo determinato e a prezzo fisso, come invece è accaduto nel 2022, fino a che il Governo Draghi con il Dl Aiuti bis intervenne per porre rimedio. Auspichiamo, però, che si cancelli anche la nefandezza, entrata in vigore quest’anno, di consentire alle imprese elettriche di poter applicare una penale a carico del cliente che esercita il recesso prima dello scadere del contratto nel caso di offerte a tempo determinato e a prezzo fisso” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ottimo vietare ai fornitori di ridurre l’approvvigionamento di energia elettrica durante una controversia con il cliente, ma questo dovrebbe valere per tutti, non solo per i clienti vulnerabili. Condividiamo, infine, la finalità di rendere il mercato dell’energia elettrica più stabile, anche se vorremmo capire come intendono ridurre la volatilità dei prezzi” conclude Vignola.