23 Dicembre, 2024
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Svizzera condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per “inazione climatica”

La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha emesso una sentenza storica che mette in luce la responsabilità dei governi di proteggere i propri cittadini dagli impatti negativi del cambiamento climatico, associando per la prima volta la tutela dei diritti umani al rispetto degli obblighi sul clima.

Si tratta di una decisione senza precedenti essendo la prima volta che un tribunale transnazionale che si occupa di diritti umani difende il diritto alla protezione del clima.

Nonostante l’attenzione ai temi ambientali sia generalmente attribuita maggiormente ai giovani, a far condannare il governo svizzero per “inazione climatica” è stata l’associazione “Anziane per il clima” composta da più di 2500 donne con un’età media di oltre 73 anni.

In particolare, le Grande Camera della Corte ha stabilito che il governo svizzero ha violato la Convenzione europea per i diritti dell’uomo per non aver adottato misure adeguate per contrastare il cambiamento climatico.

Secondo quanto dichiarato nella sentenza, l’articolo 8 della Convenzione, che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare, impone agli Stati l’obbligo di adottare provvedimenti efficaci per proteggere i cittadini dagli effetti negativi del cambiamento climatico sulla loro vita, salute e benessere.

La Corte ha quindi sottolineato che gli Stati devono implementare normative e misure per ridurre le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni entro i prossimi trenta anni, fissando obiettivi e scadenze specifiche per la riduzione delle emissioni.

Secondo i giudici la Svizzera sarebbe venuta meno ai suoi obblighi ai sensi della Convenzione avendo fallito nel quantificare le limitazioni nazionali sulle emissioni di gas serra, nel raggiungere gli obiettivi precedenti di riduzione delle emissioni e nell’attuare efficacemente le misure per contrastare il cambiamento climatico.

Infine, la sentenza riconosce il diritto delle associazioni ambientaliste di accedere alla giustizia per impugnare l’inazione governativa sui cambiamenti climatici.

Questa sentenza rappresenta un precedente importante nella lotta contro il cambiamento climatico, sottolineando l’obbligo legale dei governi di proteggere i suoi cittadini dagli impatti dannosi del cambiamento climatico e di adottare misure concrete per ridurre le emissioni di gas serra.

Sara Fantini
Redattrice L’agone

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