I liceali del Galileo Galilei di Civitavecchia/Santa Marinella e dell’Ignazio Vian di Bracciano, protagonisti dell’8° Tavolo interistituzionale della ASL Rm4
La dirigente scolastica Loredana Saetta, del Liceo G. Galilei di Civitavecchia, con un saluto di benvenuto, la mattina del 23 aprile ha dato il via ai lavori dell’8° Tavolo Interistituzionale, nato per contrastare la violenza di genere. “Gli interventi saranno inframmezzati da spazi musicali dei giovani liceali” ha detto la dirigente lieta di ospitare questo evento. La dirigente generale della Asl Rm4, Cristina Matranga, prende la parola ringraziando i presenti della collaborazione; quindi cita per nome, le numerose donne che, negli ultimi tre mesi, sono state vittime di femminicidio.
Esse vengono commemorate con un minuto di silenzio. La stessa Matranga ricorda l’impegno della Asl Rm4, della Procura di Civitavecchia dell’Ordine degli Psicologi, i Comuni, le scuole, il mondo dell’sssociazionismo, dei professionisti del pubblico e del privato che si sono adoperati per creare una rete di comunicazione e collaborazione dedita, nel nostro territorio, a sostenere le donne vittime di violenza.
La stessa Cristina Matranga ha sempre sostenuto la necessità di promuovere l’attività di sensibilizzazione, a partire dalle scuole. Dal liceo Ignazio Vian all’Istituto Enrico Mattei di Cerveteri, dall’Istituto di Istruzione Superiore, “Guglielmo Marconi” di Civitavecchia al Liceo Galileo Galilei di Civitavecchia con la succursale di Santa Marinella, sempre più scuole sono coinvolte perché è lì che si forma gran parte della coscienza e della maturità sociale dei futuri uomini e donne. La coordinatrice e moderatrice dell’incontro, Elisa Caponetti, psicoterapeuta e criminologa ha invitato gli ispettori di Polizia, Cremonini e Farinelli, in servizio a Civitavecchia, a narrare ciò che è possibile delle loro esperienze.
Emerge un quadro in cui sembra che molte donne siano ancora restie a denunciare maltrattamenti o violenze subite in famiglia. Spesso tacciono, per paura di rovinare la vita al compagno o per non coinvolgere i figli; tacciono anche di fronte a problematiche derivanti da casi psichiatrici o da chi assume sostanze e sfoga la rabbia contro i genitori. Gli stessi poliziotti ribadiscono l’importanza di coinvolgere le scuole poiché sono frequentate anche dai figli che assistono alla violenza in famiglia e possono comprendere essi stessi come chiedere aiuto. La Polizia agisce sugli indirizzi dettati dalla Legge n°168 del 2023 che prevede norme per accelerare le valutazioni preventive sui rischi delle potenziali vittime e rendere più efficaci le azioni e le misure di protezione.
La psicoterapeuta Elisa Caponetti conferma che molti giovani sono restii a parlarecon un adulto della violenza subita in famiglia; gli ispettori consigliano, in caso di necessità, di chiamare il servizio Youpol che è l’app realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare in forma anonima soprattutto episodi di spaccio, di bullismo e di violenza domestica. I veri protagonisti della mattinata sono stati gli allievi: tre ragazzi della classe quinta del Galilei, frequentanti l’indirizzo Musicale si sono esibiti con il flauto in un brano di Mozart, ben esprimendo con le note il grido delle donne vittime di violenza; altri tre giovani, con diversi strumenti musicali, hanno suonato il brano musicato da una compositrice di Buenos Aires, all’insegna del tango argentino. Sono giovani che hanno già dedicato un concerto a sostegno delle donne presentando brani di donne compositrici. Allievi del “Vian”, accompagnate dalla preside Lucia Lolli e dalla professoressa vicaria Cristina Carosi, si confrontano con gli allievi del Galilei sulle loro positive esperienze nei percorsi di PCTO che sono progetti di alternanza scuola lavoro finalizzati a sensibilizzare i ragazzi sul fenomeno della violenza di genere e a far loro conoscere le diverse realtà che formano la Rete di supporto e di aiuto.
Essi riferiscono che non pensavano di seguire un percorso tanto interattivo da far maturare in loro idee più chiare sia sulla violenza di genere sia sulla scelta del percorso universitario da intraprendere. La dirigente Matranga illustra un libricino dove sono stati mappati tutti i servizi e le associazioni che sul nostro territorio sostengono le vittime di violenza. Ringrazia coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione: Marika Campeti per la stesura del lavoro; Anna Maria Onelli, la “penna” che racconta, Nicola Scanu, rappresentante legale del centro analisi Praecilia di Manziana, per aver sostenuto l’onere della stampa, l’Agone nuovo per il contributo alla realizzazione. “Si tratta di un compendio di quanto già fatto ma anche di uno strumento utile a raccontare la bella storia di questo Tavolo ”afferma la Dirigente. Gli allievi della sede distaccata di Santa Marinella presentano un breve video che hanno girato sintetizzando la storia di violenza subita da Alessandra Guerras quando aveva appena nove anni. Questa storia ha poi dato vita ad un balletto che quattro allieve hanno molto ben interpretato nel mostrare una donna lesa nella dignità e nell’onore di fronte a tutti. La dottoressa Matranga nel ringraziare tutti i presenti si dichiara lieta del lavoro svolto e afferma che a breve sarà prodotta una mappatura per colmare eventuali “vuoti”.
Si fissano i prossimi due incontri: l’uno ristretto si terrà il 2 luglio 2024, l’altro avrà luogo in una scuola, il 24 settembre. Il presidente, dell’Associazione L’agone nuovo, Giovanni Furgiuele, nel porgere i saluti, rinnova la disponibilità dell’associazione e del giornale L’agone, a continuare nell’impegno di formazione civica dei ragazzi motivandoli al coinvolgimento e alla responsabilizzazione. “È stata una bella mattinata all’insegna dell’educazione e di temi di cui non si parla mai abbastanza” ha concluso Cristina Matranga.
Anna Maria Onelli
Redattore L’agone