La Cgil sta raccogliendo le firme per presentare 4 referendum abrogativi. Il primo è per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, cancellando le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015. Il secondo è per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti, abrogando il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite. Poi vorremmo eliminare la liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee: per superare la precarietà dei contratti di lavoro. Infine, il quarto referendum vorrebbe cancellare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore: per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti. (Se vi interessa approfondire e saperne di più, vi invito a leggere qui: https://lazio.cgil.it/referendum-cgil/)
È possibile sottoscrivere per partecipare alla presentazione di questi quesiti referendari ai tanti banchetti che volontari e militanti della CGIL allestiscono in giro in queste settimane, oppure tramite la procedura online, certificando la propria firma con SPID: https://www.cgil.it/referendum