Sono sei i testimoni per il furto (o presunto tale) di Piero Fassino di uno Chanel. E si racconta di almeno altri due precedenti tentativi, nel mese precedente, nel duty free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino . A questi si aggiunga il “lei non sa chi sono” rivolto al vigilantes il 15 aprile. La storia del furto del profumo di cui è accusato il deputato del Partito Democratico si complica. Fassino, attraverso il suo avvocato, continua a parlare di un equivoco e a difendersi sul cellulare in mano o in tasca. Intanto la Polaria ha consegnato gli incartamenti alla procura di Civitavecchia. E tra questi ci sarebbe il video che smentisce la versione dell’ex sindaco di Torino.