La sicurezza stradale è un valore da difendere e non si può affrontare con la demagogia. È fondamentale che la riforma del Codice della strada sia modificata in Senato. È assurdo che Salvini non abbia ancora ascoltato le richieste dei familiari delle vittime e degli utenti della strada, lo faccia velocemente e risponda adeguatamente alle loro richieste. Ogni anno nel Lazio muoiono più di 300 persone, e gli incidenti stradali sono purtroppo la prima causa di morte tra i giovani. Bisogna ascoltare le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che parla di prevenzione ed educazione stradale. E su questo tema il nuovo Codice della strada è troppo debole. Inoltre, la riforma del Codice della strada espropria i comuni delle loro prerogative per quanto riguarda le ZTL e i limiti di velocità, ma soprattutto non raccoglie le indicazioni comunitarie che pongono l’obiettivo di dimezzare gli incidenti entro il 2030. E mentre il nostro territorio resta anche nel 2024 maglia nera per quanto riguarda i decessi di pedoni e i ciclisti, purtroppo la destra in Regione resta sorda rispetto a questa che è una vera e propria emergenza. Ormai è passato quasi un anno da quando ho presentato la proposta di legge “Lazio Strade Sicure”, che ha anche ottenuto il patrocinio dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada – AIFVS, e ancora oggi non è iniziata la discussione in Consiglio regionale. Per questo ho lanciato una petizione affinché la proposta sia discussa il più rapidamente possibile, perché dietro le statistiche ci sono vite umane e famiglie distrutte. La petizione si può firmare sul sito www.laziostradesicure.it.