Educare le giovani generazioni a una cultura del rispetto, della parità di genere e della non violenza: è questa la mission principale di “Giù le mani, il diritto di contare”, il concorso di borse di studio organizzato dal Premio Internazionale Semplicemente Donna. Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa ha avuto il suo epilogo questa mattina nella prestigiosa cornice della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo dove si è svolta, alla presenza delle Autorità locali, la cerimonia di premiazione che ha visto protagonisti i lavori realizzati dagli studenti e dalle studentesse di ben quindici istituti superiori della provincia aretina.
“Anche quest’anno il concorso di borse di studio del Premio Semplicemente Donna si conferma un momento molto significativo per la sua capacità di rivolgersi ai giovani – dichiara Sua Eccellenza Maddalena De Luca, Prefetto di Arezzo – Il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse di fronte a tematiche anche molto complesse, come la violenza di genere, ci restituisce il polso della situazione dimostrando quanto le giovani generazioni siano capaci di rielaborare anche fenomeni sociali estremamente difficili da affrontare”.
Quasi quaranta i lavori valutati, negli scorsi mesi, dalla commissione esaminatrice del Premio Semplicemente Donna: a vincere la prima borsa di studio è stata Emanuela Picchi della 5°LB Grafica del Liceo Artistico “Giuseppe Giovagnoli” di Sansepolcro con “Adesso respira!”, un’opera scultorea corredata da un elaborato poetico e un video esplicativo. Secondo gradino del podio per il brano musicale “Parole di dolore” composto e arrangiato da Manuel Esposito della 4°LIQ e Alessandro Carusi della 3°S1 del Liceo “Piero della Francesca” di Arezzo, seguito in terza posizione da “Non una in più”, sito web progettato dalla 4° Informatica dell’ISIS “Enrico Fermi” di Bibbiena. A spartirsi il quarto premio sono state la 3°A dell’ITE “Francesco Laparelli” di Cortona con il video bilingue “Gender Gap and Career” e Alessandra Andreiu della 4° LES del Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo con il racconto “Storia di una vita”. Quinto posto ex aequo per il corto “Amati più che puoi” della classe 4° dell’ITE “Guido Marcelli” di Foiano e per il calendario “Per non dimenticare” della 2°G del Liceo “Vittoria Colonna” di Arezzo che si aggiudica anche il sesto premio con il video “Una piccola storia semplice” a parimerito con “Il diritto di contare” della 2°B dell’ISIS “Giovanni da Castiglione” di Castiglion Fiorentino. Per l’istituto castiglionese e il video della classe 4°M arriva anche una settima posizione in condivisione con la 5°C dell’ISIS “Benedetto Varchi” di Montevarchi e le poesie “Petali di speranza” e “Una storia come un’altra”. Ottavo premio per il racconto “Semplicemente Donne” firmato da Marta Accioli della 2°A del Liceo classico “Luca Signorelli” di Cortona e dal libro “Donne nell’ombra” del 5°AT dell’ISIS “Buonarroti-Fossombroni” di Arezzo, seguiti al nono posto dal videoclip “L’amore non ha lividi” realizzato da Ludovica Corbelli della 5°M1 del Liceo aretino “Piero della Francesca” e dal corto “Siate Coraggiose” della 2°C dell’istituto montevarchino “Benedetto Varchi”. A chiudere la classifica, con le ultime tre borse di studio ex aequo, la poesia “Costellazioni” composta da Elena Miron della 2°LA del biturgense “Giuseppe Giovagnoli”, la presentazione dedicata alla figura di Hedy Lamarr della 4°ASA del concittadino Liceo “Città di Piero” e il cortometraggio “Quando no è no” delle classi 3°TVE1 e 4°PAS2 dell’ISIS “Angelo Vegni-Le Capezzine”. Per i partecipanti al concorso non rientrati in graduatoria è stato consegnato un attestato di partecipazione.
“Una cerimonia ufficiale che ha saputo regalarci grandi emozioni – concludono all’unisono Chiara Fatai e Angelo Morelli, ideatori e organizzatori del Premio Internazionale Semplicemente Donna – Anche quest’anno, i lavori presentati dagli istituti in gara, provenienti da tutte le quattro vallate della provincia aretina, hanno mostrato una qualità elevatissima, sia dal punto di vista dei contenuti che della realizzazione tecnica. Ma ciò che più ci ha colpito sono stati lo sguardo critico e la capacità di elaborazioni con cui tanti giovani studenti e studentesse hanno saputo dimostrare nel riflettere su fenomeni complessi come la violenza e la disparità di genere, trattandoli da diverse prospettive e in forme mai banali. Tutto ciò evidenzia quanto l’attività di sensibilizzazione svolta, da anni, dal Premio Semplicemente Donna e, soprattutto, le testimonianze rese dalle nostre premiate siano in grado di lasciare un segno indelebile nella società civile, soprattutto tra le giovani generazioni”.