Presentato nella sede della Regione Lazio il progetto “Il Nido della Cicogna”. Si tratta di una campagna di formazione e informazione a sostegno della natalità, per la promozione della riproduzione consapevole, la prevenzione dell’infertilità e la preservazione della fertilità femminile con lo screening per la ridotta riserva ovarica.
Quattro le fasi illustrate dalla dott.ssa Arianna Pacchiarotti, Direttore del Centro PMA San Filippo Neri, insieme al Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle insieme ai testimonial Raoul Bova, Rocio Muñoz Morales, Rosanna Banfi e Virginia Leoni.
Una campagna di identificazione della popolazione femminile con ridotta riserva ovarica, uno screening ematologico, la pianificazione della gravidanza e la crioconservazione preventiva degli ovociti mediante stimolazione ormonale, prelievo ovocitario e crioconservazione degli ovociti.
Gesti semplici ma di grande efficacia per una riproduzione più consapevole quindi, dagli sportelli di ascolto nelle scuole all’educazione dei medici del territorio, dalle campagne di comunicazione sui social network al coinvolgimento di testimonial per video e reel da proiettare nelle scuole e negli eventi culturali per focalizzare l’attenzione sull’impatto che l’ambiente ha sulla fertilità (abitudini alimentari e sessuali, fumo, alcol ecc.) con lo scopo di promuovere la salute riproduttiva. Anche per lo screening massima facilità, un prelievo ematico da eseguire presso il centro di PMA ma anche “on the road” grazie al camper attrezzato della ASL Roma 1. I test sul prelievo ematico saranno poi eseguiti dal laboratorio del San Filippo Neri. Tutto per mettere in condizione la donna di pianificare la gravidanza o in alternativa di crioconservare gli ovociti.
L’obiettivo della campagna è ridurre il ricorso a tecniche di fecondazione assistita di tipo eterologo, identificare precocemente le pazienti attraverso uno screening della riserva ovarica, pianificare una gravidanza in tempi consoni con la propria problematica, accedere alla preservazione preventiva della fertilità con la possibilità della crioconservazione dei propri ovociti, in modo da differire il progetto gravidanza dall’età ovarica.
“Oggi plaudo con piacere a un progetto a favore delle donne, a tutela della loro salute, e che sostiene maternità e natalità. La maternità è un valore che va tutelato, per costruire il futuro del Paese, partendo dalla lotta di quelle patologie che attentano alla vita delle donne e che ne mettono a rischio la capacità riproduttiva, minando un loro diritto dal quale dipende, non solo la loro realizzazione umana, ma la salute dell’intera società. Dunque, complimenti ai protagonisti di questa iniziativa e alle celebrità che hanno voluto testimoniare il loro sostegno. La Regione c’è, noi ci siamo. Lo dico da donna, medico e assessore.” Simona Renata Baldassarre, assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile durante i saluti istituzionali.
“Il Nido della Cicogna – ha commentato la Dott.ssa Pacchiarotti – è un progetto che nasce dall’osservazione del cambiamento demografico delle donne che accedono alla PMA. Negli ultimi anni infatti sono aumentate in modo esponenziale i ricorsi alle tecniche in pazienti sotto i 37 anni, indice di una drastica riduzione della fecondità della donna. Questo si riflette in un aumento del ricorso alla donazione dei gameti, provenienti peraltro da altre nazioni, che comporta un cambiamento fenotipo importante nella nuova generazione. Il progetto vuole pertanto ridurre il ricorso alla tecnica è garantire a donne destinate alla menopausa precoce di poter concepire figli con il proprio corredo genetico.”
“Ci riteniamo una coppia fortunata perché abbiamo concepito senza problemi, ma ci confrontiamo ogni giorno con amici e conoscenti che si trovano a dover affrontare questo duro percorso. Oltretutto abbiamo due figlie e bisogna muoversi subito e con determinazione per proteggere anche loro” A parlare la coppia Bova – Morales.
“Aderisco a questa campagna perché è un passo avanti per le donne, per la conoscenza del proprio corpo e la possibilità di avere una gravidanza consapevole anche in presenza di problematiche o di pianificazione di una famiglia”, così Rossana Banfi a margine dell’iniziativa.
“Sono particolarmente orgoglioso di questa iniziativa – ha dichiarato in chiusura il Commissario Straordinario Giuseppe Quintavalle – che accende un faro sulla natalità in una ottica di sistema, prendendo in esame tutti i fattori che impattano sulle condizioni di fertilità. Voglio ricordare che nella ASL Roma 1 abbiamo 6 anziani per ogni bambino e il 49% di famiglie monopersonali. Per invertire questo fenomeno della denatalità è fondamentale che operatori e attori del concepimento siano informati su tutte le tecniche, le possibilità e i percorsi. Ringrazio la Regione Lazio per l’importante sostegno.
“”Il Nido della Cicogna” é un progetto di cui la Regione Lazio è orgogliosa. Il Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita del San Filippo Neri, guidato dalla Dottoressa Pacchiarotti, costituisce un’eccellenza e una grande opportunità. Il Lazio vive, come del resto l’intero Paese, una fase di profondo inverno demografico: ad un progressivo invecchiamento della popolazione non corrisponde un aumento del tasso di natalità. Le donne che ricorrono, per ragioni di tipo sanitario, alle tecniche di PMA sono sempre più giovani. Questo è un dato che ci preoccupa e che ci ha convinto a sostenere questo progetto della ASL Roma 1 rivolto alla popolazione femminile e alle coppie che desiderano avere figli.” Così il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
Il progetto è finanziato da fondi Regionali stanziati per i centri PMA come da DCA 0001/2019.