17 Luglio, 2024
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Il cammino dei vulcani

Il nome è affascinante: il Cammino dei Vulcani. Come se a camminare fossero proprio loro, i vulcani. E fu proprio così. Perché la Terra s’incendiò, scoppiò, eruttò, e le montagne si squartarono, e le valli si aprirono, e i laghi si formarono, finché la natura si assestò, resuscitò e rifiorì.

E’ quello che corre lungo i monti Sabatini, il Cammino dei Vulcani. Ed è quell’itinerario di 110 km tracciato da un tesoro naturale del patrimonio mondiale dell’Unesco, la Faggeta di Oriolo Romano, a un altro patrimonio, ma archeologico, mondiale dell’Unesco, la necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri, collegando tre parchi (Bracciano-Martignano, Treja e Veio) e tre antiche vie (Francigena, Amerina e Clodia) con sentieri già tracciati e percorsi, a una trentina di km a nord di Roma. Luoghi ignorati per la forza di attrazione della città più bella al mondo, esclusi da autostrade e ferrovie ad alta velocità, oscurati da mete alla moda e trascurati da turismi insostenibili.

Il Cammino dei Vulcani non è solo un elogio alla lentezza, ma anche un inno alla storia e alla geografia, una riscoperta del chilometro zero a tre chilometri all’ora. Una dichiarazione d’amore e di scambio, di cultura ecologica e turismo sostenibile. Un cammino che parte dal basso, ideato da un’associazione, che come molte altre, proteggono, percorrono, tracciano, costruiscono contenuti e molte volte puliscono luoghi abbandonati, per valorizzare quello che esisteva, anche quello che è stato già fatto da altri, soprattutto per collegare creando un senso di appartenenza e un motivo di orgoglio. Un cammino pensato per tutti anche per le famiglie. Il punto di partenza e quello di arrivo raggiungibili anche con il treno, così da facilitare lo stacco dalla realtà di tutti i giorni. Tappe mai oltre i 25 km, così da poter lasciare le forze, e la voglia, di osservare, approfondire, studiare. Altimetria trascurabile, ma sufficiente per godere di panorami e paesaggi. E tante piccole sorprese quotidiane, geologiche e botaniche, artistiche e gastronomiche, ciascuna con una sua storia da leggere e raccontare.

Da Oriolo a Trevignano, da Trevignano a Campagnano, da Campagnano ad Anguillara, da Anguillara a Manziana, da Manziana a Sambuco, da Sambuco a Cerveteri. Qui ci sono echi di Goethe ma anche rime di Gianni Rodari, qui ci sono impronte di falisci ma anche opere di romani, qui ci sono silenzi musicali e abitanti invisibili. E in ogni stagione il Cammino sembra modificare la sua carta d’identità.

Marco Pastonesi e Fernanda Pessolano hanno scritto “Il Cammino dei Vulcani” (Ediciclo, 128 pagine, 14 euro), molto più di una semplice guida. Perché oltre alla descrizione di ciascuna tappa, con distanze, dislivelli, punti critici e d’interesse, descrizione del percorso e tutte le informazioni indispensabili per mangiare, bere e dormire, e per l’assistenza in caso di necessità, ci sono approfondimenti scientifici grazie alla collaborazione con il vulcanologo Sandro Conticelli, il geologo Ilaria Mazzini, il naturalista Umberto Pessolano, l’archeologo Settimio Cecconi, il botanico Stefano Valente, la studiosa Lavinia Cecconi, l’ornitologo Fulvio Fraticelli, il medico Laura Fiorani, l’esperta in comunicazione Caterina Acampora. Brevi soste per riposare e leggere, più immersi e più compresi in questo straordinario teatro naturale. E finalmente scoprire come la Caldara di Manziana, dove la terra sprigiona e schiuma il suo calore, abbia le stesse radici del cratere prosciugato di Lagusiello, e come il Castello di Bracciano abbia gli stessi proprietari degli archi dell’acquedotto di Boccalupo, e come il cielo sopra il lago di Monterosi vanti la stessa musica e la stessa pittura del cielo sopra il lago di Martignano.

“Il Cammino dei Vulcani” è, nel suo piccolo – il suo piccolo di cammino e di guida -, un grande album di famiglia. Il merito è di Nico Marziali, che da anni fotografa il territorio: all’alba e al tramonto, nel dettaglio e all’orizzonte, nella natura e negli abitanti. Spazi nel tempo, istanti con il dono dell’eternità. Più adatti forse a gallerie e atelier che non a una guida, eppure perfetti per una guida che cerca di scavare e scolpire, non solo indicare ma anche ispirare. Non solo. La guida si (e ci) arricchisce di foto naturalistiche di Paolo Nicolai e Umberto Pessolano, ritratti di piccoli animali e volatili sorpresi da un occhio esperto e capace, e di immagini di fotografi e archivi del territorio che hanno messo a disposizione il loro materiale: Loretta Antonini, Socrate Pontanari, Sergio Vettore, Massimo Mondini, Stella Conte, Pino Pesce – FB Oriolo borgo autentico e C’era una volta Bracciano.

La presentazione del libro ha il patrocinio del Consorzio lago di Bracciano che ospita l’evento, del Parco naturale e regionale di Veio, Parco regionale e naturale Valle del Treja, dei comuni di Bracciano, Cerveteri, Monterosi.

Programma degli appuntamenti

25 maggio – Presentazione del libro/Battello del lago

Ore 16.45 – Molo degli inglesi, Bracciano

IL CAMMINO DEI VULCANI. Da Oriolo Romano a Cerveteri in 6 tappe

Partecipano: Marco Pastonesi, Fernanda Pessolano, Sandro Conticelli, Ilaria Mazzini, Settimo Cecconi e Sergio Celestino

Durata 1.30, Imbarco ore 16.45, Partenza ore 17, Prenotazione obbligatoria 3498728823, levocidelvulcano@gmail.com. Partecipazione gratuita

25 maggio – Escursione con letture

Ore 9 – ingresso Necropoli della Banditaccia

IL CAMMINO DEI VULCANI –Una cascata di foglie

Conduce Stefano Valente, botanico, letture ad alta voce con Sonia Boffa

Un anello lungo il percorso alle cascatelle di Cerveteri con riconoscimento delle piante e momenti di lettura.

L’iniziativa promossa dal Comune/ Biblioteca di Cerveteri, ha il sostegno della Regione Lazio per le Biblioteche, Musei e Istituti similari, Ecomusei e Archivi – Piano annuale 2023, LR 24/2019

Partenza/Arrivo Necropoli della Banditaccia ore 9, Durata ore 6.30, Ritorno previsto 15.30, Prenotazione obbligatoria: biblioteca di Cerveteri 06.9943285 biblioteca@comune.cerveteri.rm.it, Partecipazione gratuita, Note: vestiti e scarpe adeguate, pranzo al sacco, acqua, cappello.

26 maggio – Pedalata ad anello

Ore 9.30 – Stazione FS di Bracciano

IL CAMMINO DEI VULCANI in bicicletta

Conducono Martha Chen, guida cicloturistica e biologa, e Hansjorg Pflumm, cicloturista e ciclomeccanico

Percorso – 46 km, +500 m di dislivello, 65% sterrato (Bracciano-Bosco e Caldara di Manziana – Castel Giuliano – Bracciano)

Partenza: ore 9.30 – Stazione FS di Bracciano Arrivo: Stazione FS di Bracciano Durata 6h Posti limitati Prenotazione obbligatoria: tel 3334906626 email bibliotecadellabicicletta@gmail.com, Quota di partecipazione 10 euro a persona, Età dai 16 in poi, Difficoltà media/difficile Note: pranzo al sacco, barrette, acqua, bici muscolare o assistita, gravel e mtb,

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