I sindacati dei tassisti hanno confermato per oggi lo sciopero nazionale.
“Il solito sciopero immotivato e preventivo per mantenere i privilegi di casta e fare pressioni sui politici per scoraggiare qualunque possibile miglioramento della legge” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Unica novità, è che al solito slogan anni ’50 contro le multinazionali ora hanno aggiunto anche la new entry degli algoritmi” prosegue Dona.
“Dopo il fallimento del Dl Asset, che non solo non ha risolto i problemi esistenti, a cominciare dal problema dei taxi insufficienti, ma ha pure peggiorato la normativa esistente, ponendo ad esempio un tetto all’aumento delle licenze, ora urge una liberalizzazione seria in questo settore e che i decreti Salvini non ostacolino la professione degli Ncc come invece chiedono i tassisti. Nessuna pausa ci deve essere, quindi, tra la prenotazione di una corsa e l’altra o che la partenza deve coincidere con l’arrivo del servizio precedente. Regole assurde e vincoli anacronistici per gli Ncc che i tassisti pretendono dal Governo per ostacolare la concorrenza” conclude Dona.