La fame nel mondo è una piaga che colpisce milioni di persone. Le cause possono essere molte, tra le principali abbiamo: la povertà, i conflitti, le calamità naturali, l’inefficienza nel sistema alimentare e la mancanza di accesso a risorse alimentari adeguate. La popolazione colpita da questo fenomeno conta oltre 122 milioni di persone in più rispetto solo ai dati del 2019; questo forte aumento è stato provocato in particolar modo dalla pandemia. Con queste condizioni risulta evidente che una delle soluzioni maggiormente prese in considerazione è una forte riduzione dello spreco alimentare oltre che un accessibilità maggiore, da parte di tutta la popolazione, a quelle che sono le materie prime.
Fortunatamente esistono diverse agenzie nel mondo che si occupano di questa lotta contro la fame; tra i tanti obiettivi raggiunti abbiamo quello di una forte sensibilizzazione dei leader politici che di conseguenza hanno realizzato delle misure speciali che non sono ancora abbastanza. In tutto ciò è presente un aspetto definito paradossale: infatti, da un lato troviamo una fetta della popolazione che si trova in sovralimentazione, obesità, sprechi alimentari e inquinamento ambientale; dall’altro fame e morte. Una quantità sproporzionata del cibo mondiale prende la via dei paesi ricchi, dove finisce in buona parte nella spazzatura. Lo Spreco Alimentare riguarda, a differenza di come la pensano in molti, ogni consumatore e può essere ridotto cambiando le abitudini di acquisto o di consumo. Educare i più piccoli a ridurre lo spreco alimentare è un punto di partenza fondamentale. La riduzione degli sprechi alimentari nelle scuole è fondamentale non solo per risparmiare risorse, ma anche per educare gli studenti a stili di vita corretti e sostenibili. In tal senso risulta assolutamente necessario mettere in atto azioni mirate tra cui la pianificazione dei pasti e la preparazione di porzioni adeguate. Educare i bambini e le bambine sull’importanza di non sprecare cibo contribuisce inoltre a creare una cultura di rispetto per le risorse alimentari e per la riduzione degli sprechi a livello globale. È infine fondamentale educare al consumo consapevole realizzando percorsi formativi rivolti a docenti, genitori e alunni sul valore del cibo e sulla compatibilità ambientale della sua produzione.
Francesco Benedetti