16 Luglio, 2024
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Il vecchio continente verso il voto. Che è “dovere civico”

Due giorni alle urne per scegliere il nuovo Parlamento europeo

 L’8 e 9 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. In Italia il voto è libero e per l’articolo 48 della Costituzione è “dovere civico”. Ha diritto di voto chi ha compiuto il diciottesimo anno di età, italiano o straniero in regola con la legge. Per il voto UE l’Italia è divisa in 5 circoscrizioni: nord ovest, nord est, centro, sud, isole. Per essere eletti, le liste devono aver acquisito la soglia del 4% dei voti a livello nazionale. Saranno eletti 76 candidati, che hanno compiuto 25 anni, purché eleggibili.

Un dovere civico

Il voto europeo in passato non era percepito, era ritenuto inutile.  Negli anni è cresciuto il disinteresse anche per il voto in Italia, per la malapolitica.  Si è usato il “non voto” come arma di contestazione.  In verità non a torto i cittadini si sono dissociati, per politici senza scrupoli.

L’agone, pur comprendendo le ragioni degli elettori, sostiene che il voto è lo strumento insostituibile per difendersi da una classe politica che non ha a cuore i meno abienti, il diritto al lavoro, la sanità pubblica, il salario minimo, la scuola, la casa.

La Destra col voto di giugno mira a ridefinire la UE e i rapporti di forza nel nostro governo. La premier pensa di superare il 26% delle politiche e guarda a Bruxelles. Lo ha detto in privato ai suoi che bisogna pesare in Europa per fare cose in Italia. La Lega segue Salvini sempre meno e l’arrivo di Vannacci non è gradito.  Con i voti sotto il 10% salta la segreteria. Tajani punta a superare la Lega.

I segretari politici sono candidati, eccetto Conte e Salvini.  Hanno fatto bene o male? Lo sapremo col voto degli elettori.

Per Meloni il confronto con Schlein e Salvini è rinviato!

Largo ai giovani

L’Italia ha perso in 20 anni un quinto dei giovani ed è ultima in Europa per gli under 35 (EURES).  Di loro ha parlato il Presidente Mattarella nel discorso di fine anno.

«Rispetto allo scenario in cui ci muoviamo, i giovani si sentono fuori posto. Disorientati… dal vedere un mondo che disconosce le loro attese. Dipende da tutti noi fare prevalere, sui motivi di allarme, le opportunità di progresso scientifico, di conoscenza, di dimensione umana… Non dobbiamo chiuderci in noi stessi per timore che le impetuose novità che abbiamo davanti portino soltanto pericoli. Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà…  un diritto al futuro… partecipare… Ciascuno per la sua parte».

I giovani chiedono giustizia e pace e contestano le guerre. Sanno bene, nell’esperienza dell’Erasmus, il valore di essere liberi cittadini d’Europa.

L’agone invita tutti gli elettori della Tuscia e Roma-Nord a votare, tenendo presente che la scelta, Destra o Sinistra, caratterizzerà le ricadute sul territorio, positive o negative, nel quadrante e in Italia. Col voto positivo ci aspettiamo un miglioramento qualitativo e difendiamo la democrazia e la libertà!

Franco Marzo

 

 

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